LEGGO (F. BALZANI) - Ora non basterà una smentita per distruggere un sogno. La Roma e Samuel Eto’o, infatti, non sono mai stati così vicini e ieri a Trigoria quella che a maggio sembrava solo una chiacchierata è diventata una trattativa vera e propria con tanto di offerte e rilanci. Vigorelli, mediatore anche della trattativa Cole e agente di Destro, è rimasto due ore nella stanza di Sabatini esponendo il pensiero del camerunense svincolato. «Samuel vuole tornare in Italia e vuole giocare la Champions, per questo ha messo la Roma in cima alle sue preferenze», è stato l’incipit. Poi la richiesta economica: 4,5 milioni a stagione per due anni. Troppi per la Roma che offre 3 milioni più bonus a salire a 3,5 per una sola stagione e magari opzione sul secondo anno. La distanza quindi c’è (soprattutto sulla durata) e ora la palla passa ad Eto’o, 33 anni e grande amico di Cole, che dovrà rinunciare a qualcosa per tornare in serie A. L’operazione, che permetterebbe a Garcia di avere un altro ex campione d’Europa e che ricorda in parte l’affare Batistuta, non esclude l’arrivo di un altro grande attaccante soprattutto qualora dovesse partire Benatia.
Il marocchino è disposto a rinunciare ai bonus offerti dal City e alla percentuale di 3 milioni sulla cessione pur di lasciare la Roma, ma Sabatini non intende fare passi indietro sulla richiesta iniziale: 40 milioni. Con quei soldi il ds proverebbe un ultimo assalto a Cuadrado nonostante le resistenze di Pradè: «Noi vorremo tenerlo, per ora non ci sono offerte ufficiali». Per arrivare al colombiano c’è però da superare la concorrenza del Barça mentre la strada che porta a uno tra Lens, Douglas Costa e Yarmolenko sembra più in discesa senza dimenticare Iturbe, per il quale il Verona non ha ancora trovato l’accordo con la Juve. Il primo nome della lista del dopo Benatia, invece, si chiama Godin: la Roma è pronta a offrire 10 milioni più Ljajic all’Atletico. Dodò, infine, è passato all’Inter: 2 milioni per il prestito biennale con opzione di riscatto a favore dei nerazzurri di 7 milioni. Oggi le visite mediche.