LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Nel giorno del raduno a Trigoria, la Roma non molla Iturbe, e sta provando a strapparlo in extremis a una Juventus in pieno caos per le dimissioni di Conte. Il paraguaiano è sbarcato nel tardo pomeriggio di ieri a Fiumicino, accompagnato da un nutrito gruppo di amici e parenti, ed è rimasto a dormire nella capitale. Questione di comodità logistica, la versione ufficiale, ma il tam tam romano si è in breve tempo scatenato, con i tifosi giallorossi subito a sognare l’acquisto del talento sudamericano. Parte dei tifosi che nella mattinata di ieri hanno accolto tra gli applausi l’arrivo di Benatia a Trigoria. «Continua a onorare la maglia. Roma t’ama e te perdona », lo striscione dedicato al marocchino, apparso un po’ sorpreso dalla bella accoglienza riservatagli dai circa cinquanta sostenitori presenti in quel momento. Ma tanto calore non è bastato ad addolcire Mehdi, che ha ieri ribadito a Sabatini, attraverso il suo procuratore, Sissoko (dal diesse definito “menestrello” a giugno) di voler lasciare la capitale. Una bella grana destinata quindi a trascinarsi, con Garcia che, per il momento, preferisce restare in silenzio, senza presentarsi in conferenza a commentare la questione.
In tutto questo, si è presentato al centro sportivo giallorosso in macchina da solo, Strootman. Il giocatore, che ha ripreso a corricchiare, tornerà oggi in Olanda e rientrerà per partire con i compagni per la tournée statunitense. In perfette condizioni fisiche, Totti, al suo ventitreesimo raduno, mentre si presenta Ashley Cole. «Sono in un club ambizioso, non temo la pressione e voglio vincere lo scudetto. Di solito i calciatori inglesi hanno paura di andare all’estero e fanno una scelta di comodo restando a casa. L’avventura con la Roma è per me un’occasione per uscire fuori da Londra e confrontarmi con un nuovo stile di vita».