ILTEMPO.IT (E. MENGHI) - Nessun sacrificio in programma nell’agenda di Sabatini e tanti nomi al vaglio per migliorare la rosa giallorossa. In arrivo c’è Salih Uçan del Fenerbahce: il centrocampista classe ’94 è pronto per lo sbarco nella capitale. L’operazione sta per andare in porto per una cifra vicina agli 8 milioni di euro. Dovrebbe essere il baby turco il secondo acquisto estivo della Roma, che ha già arricchito la mediana con l’esperienza di Keita.
Per la difesa si tratta il montenegrino Basa che gioca nel Lille. Il trentunenne piace a Garcia, che lo ha allenato in Francia, e i contatti sono ben avviati. Costa poco, circa 2-3 milioni di euro, visto il contratto in scadenza tra un anno, ma è extracomunitario, proprio come Balanta, l’altro centrale seguito da Sabatini. Dopo il blitz francese non è escluso che il ds, o chi per lui, voli in Argentina per il difensore classe ’93 del River Plate. Mangala del Porto è invece legato a Benatia: smentita l’offerta da 38 milioni del City per il marocchino, che per ora non si muove da Roma. Quest’anno la strategia è diversa rispetto all’estate scorsa: non c’è bisogno di vendere i pezzi pregiati per fare un buon mercato in ottica Champions e se non arriverà una maxi-proposta (almeno 40 milioni) Mehdi resterà nella capitale.
Il pressing del Barcellona su Cuadrado allontana la Roma, che comunque aspetta di vedere chi la spunterà tra Fiorentina e Udinese per l’acquisizione dell’intero cartellino del colombiano. Intanto, il ds del Torino Petrachi apre a una possibile cessione di Cerci: «Non abbiamo la necessità di venderlo, così era anche per Immobile (ora al Dortmund, ndr), ma poi subentra la volontà del giocatore, di fronte alla quale non possiamo far finta di nulla. Obbligare un giocatore a restare in un club quando non lo vuole più non è mai semplice. Lo stesso vale per Alessio». La Roma prende nota.
Mentre Sabatini lavora per rinforzare la squadra, la società accoglie un nuovo partner per lo stadio che sorgerà a Tor di Valle: si tratta del CAA Sports e aiuterà i giallorossi a trovare un’azienda interessata all’acquisizione dei «naming rights», il diritto di dare il nome al futuro impianto giallorosso. «Ѐ uno step importante per i nostri piani e i nostri sogni – ha detto il presidente James Pallotta –. Vogliamo essere tra i primi a realizzare un complesso sportivo e d’intrattenimento senza pari al mondo. Vogliamo lasciare il segno in una delle città più grandi al mondo. La CAA Sports avrà un ruolo centrale nel raccontare la nostra storia e nell’ampliare il nostro business attraverso audience e potenziali partner in tutto il mondo». La CAA Sports già rappresenta squadre del calibro di Chelsea e Barcellona e oltre mille atleti, tra basket, tennis, calcio, baseball e altri sport. La Roma ha anche annunciato di aver aperto un ufficio a New York, che sarà la casa del club negli Stati Uniti. La globalizzazione del marchio continua.