IL TEMPO (A. AUSTINI) - Uno tira l’altro. Iturbe e Cerci affollano i pensieri di Sabatini. Due profili che rispondono all’identikit dell’attaccante che sta cercando la Roma, descritto sabato in conferenza dal ds: un esterno bravo a puntare la porta e segnare. La trattativa per il sudamericano del Verona è iniziata in inverno, si è incagliata, poi è ripresa. «Un affare complicato» conferma Sabatini che quindi è costretto a tenersi in caldo almeno un’alternativa strategica. Negli ultimi giorni si sono fatti sempre più fitti i contatti con il Torino per Cerci, il talento cresciuto nelle giovanili di Trigoria ma diventato grande solo quando ha trovato sulla sua strada Ventura, fino a strappare ieri la convocazione al Mondiale.
Cairo non vorrebbe venderlo, specialmente dopo aver ceduto Immobile al Borussia nello stesso giorno in cui ha saputo di dover affrontare l’Europa League il prossimo anno. Salutare l’altra stella della squadra non sarebbe certo la mossa migliore per ampliare la dimensione del Toro, ma bisogna scontrarsi con la legittima ambizione di crescita di Cerci a 27 anni. E con il suo contratto in scadenza nel 2016. «È il nostro top player e l’obiettivo è quello di blindarlo con un rinnovo» ha detto Cairo. Non sarà affatto semplice, perché l’esterno di Valmontone sente che è arrivato il momento di giocare in una grande squadra e guadagnare più degli 800mila euro garantiti dall’attuale contratto. La Juve lo ha corteggiato e, ultimamente, un po’ mollato. Il ritorno alla Roma è una sfida che lo intriga non poco, a maggior ragione dopo aver saputo dell’apprezzamento di Garcia. E per Cairo sarebbe senz’altro più agevole far digerire una cessione ai giallorossi piuttosto che alla Juve.
Il Torino chiede 25 milioni, la Roma si accinge ad offrirne una quindicina più una o due contropartite: Ventura stravede per Romagnoli e lo prenderebbe volentieri in prestito. In passato i due club hanno parlato anche di Torosidis. La pista diventerà calda in settimana: Cerci può servire ad abbassare il prezzo di Iturbe. O viceversa. Il Verona valuta 30 milioni il suo gioiello, Sabatini non è disposto a spendere più di 21 inserendo anche qui qualche giocatore.
Capitolo difesa. Il Bayern ha preso Garay dal Benfica, il Barça tratta Marquinhos, il Chelsea Mangala, quindi a Benatia sembra resti solo il Manchester City come possibile approdo. Ma la Roma, al di là del prezzo «provocatorio» di 61 milioni, non farà sconti. L’offerta al marocchino è ancora valida: stipendio alzato dagli 1.550 attuali a 1.9, più premi «facili» che lo farebbero lievitare a 2.6 escluso il bonus Champions. Il City è salito sopra i 3, ma deve fare i conti con Sabatini & Co. che intanto hanno individuato il centrocampista giusto per sostituire Taddei: è Seydou Keita, maliano con passaporto francese che si svincola dal Valencia: è stato ospitato allo Sheraton Golf di Fiumicino qualche giorno fa. Ha lo stesso agente di Garcia, che lo ha conosciuto in Ligue 1, e una vasta esperienza in Champions accumulata negli anni di Barcellona in cui ha vinto 14 titoli. Lui sa come si fa.