Pjanic: «Già mi manca la Roma»

17/06/2014 alle 09:56.
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IL ROMANISTA (D. GALLI) - «Amo i tifosi, amo tutto lì». Amo i tifosi, quelli della Roma. Una pausa. Un sorriso. È una frazione di secondo. riprende la parola, e aggiunge: «Mi manca già un po’ la Roma». Da così lontano a così vicino alla sua squadra, da così tanto sul mercato a così dentro la Roma, così intoccabile, così incedibile, è uno spettacolo sul campo ma anche nelle interviste del post delusione, del dopo sconfitta. Il 2-1 con l’Argentina non ne ha scalfito il morale, rivela a Sky che adesso, ora, in questo momento c’è solo la Bosnia, c’è l’impegno a prendere per mano la sua nazionale per riuscire nell’impresa di qualificarla. Impresa per modo di dire, forse, perché la Bosnia dell’altro giorno ha perso più per le giocate dei singoli, quelli argentini, che per demeriti propri. ha giocato alla , a modo suo, accarezzando il pallone, calibrandolo coi giri giusti per gli attaccanti. Alla sua Bosnia sono mancati i gol, quelli che invece ha pescato l’Argentina. Mira ha avuto anche una possibilità di centrare la porta su punizione, da una posizione discreta, quasi centrale. Un tentativo terminato nel nulla. Poi un lampo di ha praticamente azzerato le chance della Bosnia. Pazienza, c’è la Bosnia ma c’è sempre la Roma. «Tornerò nella mia Roma e spero di fare una grande stagione. Ho sempre avuto un grande affetto da parte della Roma, amo i tifosi, amo tutto lì. Mi manca già un po’, la Roma».

In tempi di procuratori che fanno i prezzi e di giocatori che decidono di mettersi sul mercato, sono parole calde, di quelle che fanno tanto bene al cuore. Poi si diletta in uno scherzo che sarebbe fico se fosse anche un pizzico vero. Gli domandano di . «Speriamo che venga da noi, perché no?», dice . Da noi. Noi. Noi della Roma. «Sarebbe un bel colpo, per noi». Per noi. «È un grandissimo giocatore e so che gli piace tanto l’Italia». È un gioco? Sì, ovvio. O meglio, non è un gioco che sia il primo sponsor della Roma con , perché lo ha ammesso lo stesso tempo fa in un’intervista al "Corriere della Sera" («il mio amico mi parla sempre bene della Roma»). Lo stesso , però, che ha appena vinto la Premier col Manchester , lo stesso che guadagna 8 milioni e mezzo l’anno, lo stesso che è una prima punta mentre la Roma ha intenzione di prendere - dal Verbo secondo , in conferenza stampa - un attaccante esterno che all’occorrenza possa fare la prima punta. Un Cerci, per intenderci. Questioni però lontane adesso dai pensieri del diesse, concentrato sulle comproprietà e su quel termine imminente. Scadrà venerdì. Il mercato è lungo e si prospetta, l’ha detto sempre , «pirotecnico». Qualcosa di bello arriverà e intanto qualcosa di bello è già arrivato. È la dichiarazione d’amore di .