IL TEMPO (A. AUSTINI) - Lo ha fatto esordire in serie A quando allenava la Roma. E adesso vorrebbe portarlo a Firenze. Vincenzo Montella chiama, Alessandro Florenzi risponde e riflette: il contatto c’è, a Trigoria ne sono al corrente, ma al momento l’ipotesi della cessione non è contemplata.
Fatto sta che la Fiorentina, su input del suo allenatore, ha messo l’esterno giallorosso tra gli obiettivi di una campagna di rafforzamento che sarà basata in gran parte sui soldi incassati dall’imminente cessione di Cuadrado al Barcellona. Chiariamo subito: uno scambio tra Florenzi (più conguaglio) e il colombiano è impensabile. La Roma, ormai, si è tirata indietro su Cuadrado una volta conosciuti i numeri di un’operazione da 40 milioni. E allora il discorso riguarda esclusivamente il talento romano, reduce da una stagione in chiaroscuro. Partenza fantastica, con Florenzi titolare fisso nella Roma delle dieci vittorie. Poi un calo e tanta panchina nel girone di ritorno, che gli ha tolto, domenica dopo domenica, tutte le chance di conquistare la chiamata di Prandelli per il Mondiale.
Adesso è il momento di riflettere bene sul futuro. Florenzi qui si sente a «casa», è un giocatore-tifoso ma sa che la prossima stagione rischia di viverla ancora da comprimario: Garcia ha chiesto un nuovo esterno, sull’altra fascia c’è Gervinho e lo spazio è poco anche se, con la Champions, i minuti a disposizione aumenteranno. Ecco perché il talento di Acilia non è rimasto insensibile alle telefonate di Montella, un allenatore a cui dirà «grazie» per tutta la vita. La Fiorentina gli offre un progetto intrigante e un contratto migliore di quello attuale in vigore fino al 2016: alla Roma guadagna circa 700mila euro più bonus e non ha ancora raggiunto un accordo per il rinnovo. Ma non è così distante dal brindisi.
Dietro l’opzione viola c’è la regia del suo agente Alessandro Lucci. Un uomo di fiducia di Pradè che nelle ultime settimane ha incontrato però più volte Sabatini, anche durante le comproprietà a Milano, per lavorare sul contratto di Florenzi. A questo punto «Ale» si trova di fronte a un bivio: firmare con la Roma o chiedere di essere ceduto. Qualora scegliesse la seconda strada, la richiesta dei giallorossi non sarebbe inferiore ai 15 milioni. E Garcia vorrebbe comunque un secondo acquisto in attacco. Non a caso Sabatini tiene d’occhio l’olandese Lens, da aggiungere al «colpo» che riuscirà a centrare fra i vari Iturbe, Cerci, Aubameyang, Douglas Costa e Kalou.
Il tecnico tornerà nei prossimi giorni a Trigoria per un nuovo punto sulle operazioni in corso. Intanto il diesse ieri è volato a Istanbul per definire l’acquisto di Salih Uçan con il Fenerbahce. Il centrocampista turco dovrebbe arrivare in prestito biennale per 4 milioni, con un riscatto nel 2016 fissato a ben 11 milioni. Nel frattempo la Roma dovrà decidere se tesserarlo subito o girarlo a un’altra squadra italiana (come farà con il brasiliano Abner) tenendosi libero un posto da extracomunitario. La prima casella la occuperà il centrale montenegrino Basa, che attende solo un cenno per imbarcarsi verso la Capitale.
Oltre alla ricerca di un terzino sinistro titolare, sullo sfondo rimane la questione Benatia. Il difensore spera ancora di poter accettare la proposta da 4 milioni netti del Manchester City, la Roma gliene ha offerti 1.9 più premi per salire a 2.6 e dalla sfuriata del marocchino non c’è stata ancora una schiarita. Tantomeno un’offerta del City per il cartellino vicina a 40 milioni: la cifra che spingerebbe la Roma a liberarsi di Benatia.