IL MESSAGGERO (U. TRANI) - L'Italia finalmente interrompe il digiuno: per vincere la prima gara del 2014 aspetta l'ultimo test buono, perché sabato debutterà nel mondiale, contro l'Inghiterra a Manaus. A segnare però sono gli ex Under 21: Immobile e Insigne, rispettivamente 3 e 2 gol, si prendono la vetrina all'estadio da Cidadania contro il Fluminense, secondo in classifica nel campionato brasileiro. Il punteggio, 5 a 3, è da amichevole estiva, con qualche gaffe della difesa azzurra che va registrata. La nazionale comunque non è quella vera: per un'ora vanno in campo i ricambi, da provare perché la competizione che inizia giovedì è faticosa e stressante. Serviranno pure loro. Mezz'ora finale, invece, per otto titolari più il quarto portiere Mirante e per una decina di minuti Candreva.
STRETTI E BASSI
Prandelli, come annunciato, con le riserve. Ma il sistema di gioco è sempre lo stesso, quello che sta provando da tre settimane: il 4-1-4-1 che in fase offensiva si allunga nel 3-4-2-1 (4-1-3-2 nel finale). La variante è tutta in tre mosse: il movimento all'indietro del regista che va a sistemarsi in mezzo ai difensori centrali, Thiago Motta a Volta Redonda e di solito De Rossi, per iniziare l'azione; i terzini, Abate e Darmian contro la Fluminense e con De Sciglio che sabato prossimo, rapidi a salire sulla linea dei centrocampisti e gli esterni offensivi, in questo caso Cerci e Insigne, pronti ad accompagnare il centravanti Immobile, allargandosi da ali o, come fanno Candreva e Marchisio, diventando trequartisti. La nazionale di scorta sembra abbastanza preparata. Gli interpreti rispondono bene fisicamente e si mostrano attenti tatticamente. L'atteggiamento è prudente, ma si vede l'organizzazione. In fase di non possesso palla i reparti si stringono e l'assetto è simile al 4-5-1.
PALLA A TERRA
L'Italia non butta il pallone. Niente lancioni. Spariscono le verticalizzazioni e si sceglie il tiqui taça stile Guardiola. Fraseggi ravvicinati per uscire dalla propria metà campo e prima di scaricare sui due terzini o sulle ali che magari si accentrano. Si vede il pressing e l'applicazione di gran parte degli interpreti. Il vantaggio è il risultato della formula azzurra. Il ct vede Thiago Motta che appoggia su Parolo, bravo a imbucare per Immobile che, entrando in area a sinistra, chiama a rimorchio Insigne per il tocco a porta vuota (23'). Azione da calcio a cinque e da applausi.
NUOVE DISTRAZIONI
Almeno due difensori su quattro, nella sera in cui Prandelli vuole certezze dai singoli e al tempo stesso dalla linea, sbandano e regalano due reti agli avversari. Sulla prima rete di sicuro Ranocchia non chiude su Gustavo Scarpa, dopo l'apertura di Conca a destra, e soprattutto Abate ritarda la diagonale e permette a Chiquinho di pareggiare (25') con tocco ravvicinato sul secondo palo. Di testa Immobile, su punizione calibrata di Insigne, firma il nuovo sorpasso (31), ma stavolta Abate si perde Conca che entra in area e di punta conclude centrale. Perin, unico debuttante in campo, si fa sfuggire il pallone per la papera che non ti aspetti. Il portiere, reattivo all'inizio nella deviazione in angolo su tiro da fuori di Diguinho, non ha ancora l'esperienza per essere il vice Buffon e in questo senso l'assenza di Sirigu pesa più del previsto.
SHOW DEGLI ZEMANIANI
Si scatena Immobile nella ripresa. Riprende la respinta di Felipe Garcia su tiro di Cerci per il terzo e definitivo vantaggio dell'Italia (8'): gol facile. Più bello il terzo, su lancio di Motta: cucchiaino di esterno sinistro. E a concludere l'assist per Insigne (10'). Entrano Mirante, De Sciglio, Bonucci, Barzagli, De Rossi, Marchisio, Pirlo, Balotelli e Cassano: sono 9. Per loro è il secondo allenamento della giornata. Mirante incassa a freddo il gol di Matheus Carvalho (19’), ma poi fa alcuni buoni interventi. Nel finale pure Candreva, uno che a Manaus partirà dall'inizio.