IL TEMPO (A. SERAFINI) - La stagione appena conclusa ha regalato i suoi frutti, ma per migliorare e rimanere competitivi non ci si può concentrare soltanto sul mercato. Praticamente un doppio impegno per Walter Sabatini, che dopo aver sistemato le pratiche primarie per il rinnovo di Pjanic, ha trovato una lunga fila pronta a bussare alla sua porta. L'effetto domino creato all'interno dello spogliatoio romanista era un aspetto che la società aveva preventivato da tempo, anche se con parametri diversi. Il primo è stato Benatia con un paio di sparate pubbliche dopo la rottura della trattativa per il rinnovo. Ieri però è arrivato un segnale distensivo: il marocchino ha cenato nella capitale con il braccio destro di Garcia, Bompard e altri componenti dello staff. Ora toccherà a Sabatini riallacciare la discussione per trovare l'accordo economico.
Da mesi, il ds ha cominciato a ricevere numerose visite a Trigoria, terra di passaggio per i procuratori intenzionati a ridiscutere gli adeguamenti economici dei propri assistiti. A breve Sabatini incontrerà nuovamente l'entourage di Gervinho, tornato alla carica per ritoccare l'ingaggio dopo l'ottimo impatto avuto a Roma. Le continue richieste da parte dell'ivoriano hanno suscitato un particolare fastidio a Sabatini, considerando che l'attaccante vanta attualmente uno degli stipendi più alti della rosa. L'agente del ragazzo Boisseau (lo stesso di Garcia e dell'ultimo arrivato Keita) si era già presentato al Bernardini a inizio anno, ma la timida proposta di un aumento venne rispedita bruscamente al mittente. Finito il campionato poi la storia si è ripetuta, convincendo Sabatini a intavolare una trattativa che avrebbe permesso a Gervinho di guadagnare circa 300.000 euro in più rispetto ai 2,4 milioni netti che attualmente percepisce. Un bonus di incentivo che la Roma aveva considerato anche per altri giocatori, tra cui proprio Benatia e Maicon. Ma a Gervinho non basta, tanto che nelle ultime settimane si è rifatto vivo l'agente con una nuova richiesta mal digerita dalla società. Nel gioco delle parti resta comunque la ferma intenzione del ragazzo di rimanere a Roma, all'ombra del suo mentore Garcia. Anche perché la scorsa estate la Roma lo ha blindato con una clausola rescissoria da 21 milioni netti che al lordo si andrebbero quasi a raddoppiare.
Intanto Sabatini è rimasto a Milano per discutere alcune situazioni legate alla risoluzione delle comproprietà (Bertolacci su tutti) e gli sviluppi futuri che potrebbero portare il rientrante Borriello al Genoa. Un incontro che servirà al ds anche per parlare del talento rossoblu Sturaro. Sabatini ha interrotto per qualche ora il lavoro a Milano per un altro blitz all'estero dopo quello in Francia. Viaggi che dovrebbero avvicinare l'arrivo a Roma di Marko Basa, il centrale trentaduenne montenegrino fortemente richiesto da Garcia. Il Lille ha abbassato la pretesa iniziale di 6 milioni: possibile che con 2-3 milioni l'affare possa chiudersi a breve. Per il centrocampo rimane aperta la pista che porta al turco Salih Ucan. Previsto nei prossimi giorni il viaggio a Istanbul di uno dei dirigenti romanisti per convincere il Fenerbahce a scendere sotto la soglia della richiesta di 10 milioni. Sabatini punta a chiudere intorno ai 6-7 milioni, una cifra ritenuta già elevata per il valore di un acquisto importante, ma non fondamentale per il presente.