IL TEMPO (A. AUSTINI) - Il Manchester United vuole Strootman? Se lo scordassero. Gervinho batte cassa? Non c’è problema. Dopo una stagione ultra positiva, la Roma era preparata alle inevitabili conseguenze: assalti dei grandi club ai pezzi pregiati della rosa e fila dei procuratori dietro la porta di Walter Sabatini. A Trigoria hanno già preso le contromisure.
La prima mossa a difesa del «patrimonio» è il rinnovo di Pjanic. Il bosniaco, almeno per quest’anno, non si muove. Se qualcuno lo vuole, deve pagare l’altissima clausola rescissoria (40 milioni?) inserita a latere del nuovo contratto e convincere il giocatore. Uno scenario altamente improbabile.
Siccome «il cuore della mia Roma è il centrocampo», come ripete Garcia, la società ha pensato anche a mettere subito le cose in chiaro su Strootman: «incedibile» è la risposta data ai club che hanno tentato un approccio, a cominciare dal Manchester United di Van Gaal. Dall’Inghilterra sarebbero pronti a far follie - 30 milioni di sterline, quasi 40 milioni di euro al cambio - pur di avere Kevin ma né la società, né Strootman, impegnato in un delicato recupero dall’infortunio, hanno la minima intenzione di separarsi.
Ai casi più urgenti si è aggiunto Gervinho. La ricostruzione di ieri dell’Equipe, che descrive l’ivoriano sul piede di partenza perché scontento dell’ingaggio, si scontra con la serenità dei dirigenti: la settimana scorsa è stato definito con gli agenti francesi della «freccia nera» (Pascal e Sebastien Boisseau) un adeguamento dell’attuale stipendio. Circa 300mila euro netti in più, legati anche ad alcuni bonus, che verranno riconosciuti a Gervinho come premio per la sua ottima stagione.
La scadenza del contratto dovrebbe restare al 2017, mentre il prezzo della sua clausola rescissoria (circa 30 milioni più interessi) mette al riparo la Roma da qualsiasi attacco di altri club. Tra l’altro, non c’è Gervinho senza Garcia: questo dice la carriera dell’ivoriano e la permanenza del tecnico in panchina equivale alla sua conferma.
Semmai dietro questo «balletto» sul contratto si nasconde la voglia dei procuratori di monetizzare al massimo: sono gli stessi agenti di Garcia impegnati nel rinnovo dell’allenatore e, in qualche modo, cercano di sfruttare la loro forza nei confronti della Roma. Una questione di soldi, insomma, come tante altre.
La società considera «intoccabile» anche Benatia, ma trattandosi di un difensore, le offerte verranno almeno ascoltate mentre prosegue la trattativa per sistemare il suo contratto. Per il difensore si sono già fatti sotto Manchester City e Barcellona, pronte a investire fino a 30 milioni. Ma Garcia si è già esposto: «Benatia resta qui».
Per fare un punto della situazione Sabatini potrebbe partire oggi verso Orlando, dove ci sono Baldissoni e Zanzi ed è in arrivo Pallotta. È l’ultima occasione per incontrarsi prima di luglio: se il diesse sale sull’aereo, significa che qualcosa di «grosso» va deciso in fretta.