CORSERA (G. PIACENTINI) - A vedere la sua faccia mentre il Catania prendeva a pallonate la Roma, si era avuta netta la sensazione che Rudi Garcia non fosse per niente contento della prestazione dei giallorossi. Sensazione confermata dal tecnico a fine partita. «Abbiamo sbagliato tutti - la sua analisi -, giocatori e allenatore. L’unica cosa che non ho sbagliato è stato dire che il campionato era chiuso, ma non pensavo di assistere ad una partita come quella che ho visto da parte dei miei ragazzi. Sono stupito del fatto che, pur sapendo che il primo posto non era raggiungibile, non abbiamo dato tutto. Anche io ho fatto almeno una scelta per la prossima gara, quella di risparmiare Castan, che ha giocato al 50%. Vanno fatti però i complimenti al Catania, che ha dimostrato come le motivazioni facciano la differenza, ma il nostro gioco è rimasto negli spogliatoi».
Una brutta prestazione che però non cancella la stagione straordinaria della Roma. «Non la cancella, certo, ma mancano due partite e io mi aspetto una risposta da parte della squadra». Domenica all’Olimpico arriva la Juventus, una partita che non significa nulla per la classifica ma molto per il tecnico francese. «Dobbiamo ringraziare i nostri tifosi per il sostegno che abbiamo avuto per tutto l’anno e preparare già da adesso la prossima stagione: è questo che mi aspetto contro la Juventus, una Roma che faccia il suo gioco, solo così possiamo sperare di vincere la partita.Dobbiamo subito rispondere, come abbiamo già fatto in questa stagione quando ci è capitato di fermarci: domenica ci sarà una bella gara contro la squadra prima in classifica e non la dobbiamo sbagliare».
Sarà anche la partita in cui si ritroverà faccia a faccia con Antonio Conte, dopo le polemiche a distanza degli ultimi giorni. Una rivalità su cui Garcia preferisce glissare. «Se gli stringerò la mano? Io ho detto alcune cose, se volete capire... Saremo avversari sul campo, quella con la Juventus è una partita che deve servire per il futuro. Dobbiamo andare avanti e dimostrare che giochiamo al cento per cento anche quando non c’è nulla in palio». Una frecciatina ai bianconeri, però, non la risparmia. «Più delle altre la Juventus ha l’abitudine di vincere, in Italia. Questo fa la differenza, noi abbiamo imparato tanto in questa stagione ma dobbiamo finire il campionato in modo migliore rispetto a quanto abbiamo fatto a Catania. Il prossimo anno tutti ci aspettiamo di fare meglio, non solo la gente ma anche io e i miei calciatori». Sugli episodi che si sono verificati prima e dopo la finale di Coppa Italia. «È stato brutto vedere quello che è successo. Anche l’invasione è stata brutta, in uno stadio non si possono vedere queste cose. La partita contro la Juventus deve essere una festa del calcio e dei tifosi, per dimostrare che sono contenti della nostra stagione. Giocheremo solo per questo, fieri di vedere una festa all’insegna del fair play»