IL MESSAGGERO (S. CARINA) - «Siamo di fronte a un cambio culturale: non si pensa più alla tessera del tifoso per vietare ma per favorire. Cambierei il nome in tessera dello sportivo o dello sport». Le parole del presidente del Coni, Malagò, fotografano il proposito con il quale la task force del Viminale- coordinata dal Prefetto Panico e commissionata dal ministro dell'Interno, Alfano – ha esposto ieri le nuove misure per aumentare la sicurezza delle manifestazioni sportive. Soddisfatto anche il presidente della Figc, Abete: «Non è rivoluzione ma un passo in avanti in un lavoro che stiamo effettuando da tempo». Entusiasta il ministro Alfano: «Oggi ho firmato una direttiva ai prefetti e ai questori per rendere operative una serie di decisioni. Con questi provvedimenti siamo riusciti a trovare il punto d’equilibrio tra sicurezza e partecipazione popolare». Più perplessi il presidente della LND, Tavecchio – «Plaudo ai provvedimenti ma faccio notare che la cultura si crea dal basso non dall’alto: nei dilettanti si mendica ancora un vigile urbano o un defibrillatore a bordo campo »- e della Lega Pro, Macalli: «Complimenti ma la battaglia sulla violenza sarà vinta il giorno in cui non ci sarà più la tessera del tifoso e i presidenti non si lamenteranno del famigerato‘ Palazzo’».
OK TRASFERTA LAST MINUTE Ma quali sono le novità? Nel pacchetto illustrato ieri, alcune innovazioni sono (o dovrebbero essere) già in vigore. Tra queste, la vendita online, l’acquisto last second (la Roma a esempio la attua da 3 anni), le facilitazioni per i 14enni e 60enni, la promozione ‘invita due amici allo stadio’, il benefit per le famiglie, la formazione dei Supporter Liaison Officer (virtualmente già esiste, va solo riconosciuta), il costante monitoraggio delle forme di razzismo e le campagne di sensibilizzazione e comunicazione. Il nuovo pacchetto si differenzia quindi dal recente passato, perché permette la vendita dei tagliandi ai tifosi ospiti anche il giorno della gara, escluso però per gli incontri a rischio massimo. Un bel passo in avanti al quale si uniscono l’acquisto dei biglietti su smartphone, tablet o fidelity card (che sarà consentito anche con tessera sanitaria e codice fiscale), oltre alla formazione di settori più piccoli all’interno dello stadio per aumentare la sicurezza (il tutto sarà virtuale, ossia non ci saranno barriere a dividere i mini settori). A lungo termine, invece, l’obiettivo è l’abbattimento delle barriere, non perdendo di vista il fine celato di tutelare i club, facendo venir meno la responsabilità oggettiva e andando a punire direttamente chi si rende colpevole di comportamenti non consoni all’interno dell’impianto.