LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Una settimana caratterizzata dal ricorso per le tre giornate di squalifica inflitte a Destro. L’attaccante sta vivendo un periodo pesante, è un po’ abbattuto e convinto che la reazione al suo gesto sia assolutamente spropositata. La pesante stangata del giudice sportivo arrivata nel suo momento migliore, l’esclusione di Prandelli dallo stage pre-Mondiale, la campagna mediatica di condanna: una valanga in risposta alla manata rifilata ad Astori senza cattiveria e all’interno di un’azione di gioco. Destro è consapevole di aver sbagliato, ma l’utilizzo della prova televisiva è una tegola più dura da digerire dell’episodio non visto dall’arbitro, all’interno di un’azione comunque giudicata dal direttore di gara. La Corte Federale si pronuncerà sul ricorso presentato dalla Roma giovedì, avendo avuto più di una settimana per esaminare il caso. D’altra parte non c’era alcuna fretta di intervenire visto che la giornata di squalifica scontata ieri sera dal giocatore era stata inflitta per somma di ammonizioni.
Da Trigoria non trapela ottimismo, ma il club giallorosso non intende darsi per vinto. «Siamo convinti che i presupposti per la prova tv non ci siano e siano diversi da quelli della sua introduzione- è convinto il diggì Baldissoni- la prova tv è stata introdotta per situazioni in cui l’arbitro non vede. Il fatto che negli ultimi mesi si siano puniti 4 giocatori in questo modo è segno che si è cambiata interpretazione e si sta entrando nel campo della moviola, altrimenti ditemi voi cosa vuol dire intervenire quando un arbitro ha già deciso». Poi, sul futuro, Baldissoni ha le idee chiare. «Cercheremo di costruire una squadra che sia forte anche in Europa e sono convinto che la Roma non sia molto lontana da quel livello ».