LAREPUBBLICA.IT (M. PINCI) - Rudi Garcia vorrebbe tenerlo. In fondo, l'emergenza ha riconsegnato alla Roma una risorsa che sembrava perduta, addirittura da anni. Garcia lo stima, il suo staff pure, la squadra lo adora: in fondo di quello spogliatoio è un'anima di vecchissima data. Eppure, a oggi l'avventura di Rodrigo Taddei alla Roma è destinata a interrompersi a fine stagione dopo 7 anni. Anche se il giocatore non si è ancora arreso.
TADDEI: GARCIA VORREBBE IL RINNOVO, LA ROMA PRENDE TEMPO - Il problema semmai è lo scetticismo della Roma. Non perché le qualità, soprattutto morali, di Taddei non siano apprezzate da Sabatini e Baldissoni. Quanto perché la conferma del brasiliano rischia di togliere spazio ai baby romanisti in rampa di lancio: su tutti Paredes, regista-trequartista solo momentaneamente parcheggiato al Chievo. Garcia vorrebbe tenere Rodrigo, considerandolo una risorsa utile. Lui resterebbe anche con un taglio allo stipendio. Di questo, in fondo, hanno parlato anche lunedì a pranzo il ds Sabatini e l'agente del giocatore: la Roma, al termine della giornata, ha mostrato un timido segnale di apertura, prendendosi due settimane di tempo prima di decidere. Dall'altra, il procuratore spera di riuscire ad accontentare il 34enne centrocampista brasiliano grazie anche agli altri tavoli aperti con il club giallorosso per due suoi assistiti: Bertolacci, in comproprietà con il Genoa, potrebbe portare qualche milioncino dalle parti di Trigoria. Poi c'è il rinnovo di Florenzi, da estendere e soprattutto adeguare economicamente dopo una stagione da 6 gol stagionali che potrebbe aprirgli le porte (ma è difficilissimo, davvero) dei Mondiali.
FLORENZI: "VORREI IMITARE LA ROMA DI SPALLETTI" - Intanto, però, i pensieri di Alessandro Florenzi sono altri. Dopo la stagione della definitiva consacrazione con la Roma, l'ex mediano reinventato esterno d'attacco da Garcia pensa già alla Champions League: "Mi piacerebbe che la mia Roma tornasse ai livelli di quella di Spalletti, che da tifoso mi ha dato molte soddisfazioni. Giocava davvero bene ed è riuscita a farsi notare in Italia e in Europa". Lo dice al settimanale "Freccia" delle Fs, "Ma la Frecciarossa della Roma è Gervinho", sorride. Il suo pregio, in fondo, è un altro: "Credo sia la generosità, che poi a volte sfocia nell'essere anche il mio difetto: se corri appresso a tutte le palle capita che arrivi poco lucido in alcune situazioni di gioco. Ma ci sto lavorando... Il ruolo? Quello che mi chiede di svolgere Rudi Garcia mi piace. Ma devo ammettere che mi diverto in tutte le zone del centrocampo". Meglio per lui, perché da lì Garcia non ha alcuna intenzione di spostarlo.