IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Lo show della Roma non finisce più e va oltre la Champions ritrovata. L'Olimpico dei cinquantacinquemila canta nella notte stellata per il 2 a 0 alMilan, utile per avvicinarsi, almeno fino a lunedì sera, alla Juve che ora è a più 5. Il nono sucesso di fila, 26˚in questo torneo,certifica l'ennesimo record di Garcia: 85 punti, quota mai raggiunta nella storia del club giallorosso. De Sanctis, invece, per la ventunesima volta non subisce reti,a conferma dell'equilibrio tattico che resta la grande dote della squadra. Il lavoro del tecnico di Nemours è evidente. Ma c'è anche il resto. Altrettanto limpida la classe dei singoli: da Totti a Pjanic, da Ljajic aMaicon. Così come la fisicità di De Rossi, Nainggolan e Castan, l'allegria di Gervinho e la spensieratezza di Dodò.
COME A FIRENZE Garcia riparte giustamente dal Franchi e utilizza gli stessi interpreti schierati inizialmente contro la Fiornetina. Cambia, però, il sistema di gioco, passando dal 4-2-3-1 al 4-3-3. Non si mette, dunque, allo specchio con il collega Seedorf che, dietro a Balotelli, sistema tre trequartisti: Honda, Kakà e Taarabt. Il Milan si sbilancia, solo, però nella scelta dei singoli e non nell'atteggiamento. In fase difensiva si abbassano Honda e Taarabt accanto ai mediani Montolivo e Muntari per soffocare il palleggio dei giocolieri della Roma rossoneri quindi con il 4-4-2 prudente, anche perché dietro la linea con Bonera, Rami,Mexes e Constant è abbastanza fragile. Ljajic, più di tutti, e Pjanic fanno i trapezisti per volteggiare tra gli avversari che si abbassano a proteggere il fortino. I due si cercano, con il primo che spesso si accentra accanto a Totti per creare spazio sui lati a Maicon e Dodò.Ljajicha due grandi chance: girata di destro con deviazione in angolo di Rami e serpentina improvvisa con salvataggio in extremis sempre dello stesso rossonero.
SLALOM INFINITO Balotelli, come al solito nervoso,meriterebbe il giallo per il fallo da dietro su Pjanic. Il centravanti azzurro incassa fischi e insulti dal pubblico dell'Olimpico e ovviamente fa di tutto per mettersi in mostra anche con qualche scorrettezza evitabile. Garcia si lamenta con l'arbitro Tagliavento e i suoi collaboratori, ritenuti troppo permissivi con l'attaccante del Milan. Che non sfrutta il retropassaggio sbagliato di Dodò per Castan d e usa il contropiede solo per chiedere il rigore che non c'è. Si lascia cadere e anche con poca convinzione (31'). Per sbloccare il risultato ci vuole il lampo di Pjanic, rapido a infilarsi nel cuore milanista, saltando in sequenza Muntari, Montolivo eRami.Ultimiduetocchiconl'esternodestro, primadichiuderel'azione dipiatto(44').
ESIBIZIONE DA APPLAUSI Il Milan prova a reagire dopo l'intervallo. Montolivo,dipiatto,indirizzaa latodopoilcrossdiKakà,esubitodopo Taarabt ritarda il tiro e Toloi riesce a chiudere. La Roma, però, non sbanda. Anzi, rispetto ai primi quarantacinque minuti, alza il ritmo. Totti, LjajicePjanicsempreal centro delgioco,Nainggolanprontoaentrare in percussione, Maicon e Dodò coinvoltinell'assaltoalla difesarossonera. Rami e Abbiati non permettono il bis a Pjanic, liberato da Totti in mezzoall'area.Mailbellodeveancoravenire. Dopouninterminabile fraseggio, il capitano difende palla contro Balotellieserve indietroaCastan. Nasce lì il raddoppio. Apertura per Dodò, tacco di Nainggolan per il fluidificante mancino che tocca centralmente per Ljajic, lesto nell'apertura a destra su Totti. Destro potente, respinta di Abbiati e tap in vincente di Gervinho (20'). Sono 9 i gol in campionato dell'ivoriano, 12 in stagione contandoitreinCoppaItalia.
SUPERMARIO INFURIATO Seedorf, a metà tempo, richiama in panchina Balotelli, dentro Pazzini. Il centravanti la prende male. «Perché io?» ripete più volte al suo allenatore, scuotendolatesta.Garcia,invece, fa uscire Totti e inserisce Florenzi: ovazione per il capitano e a seguire anche per Taddei che sostituisce Pjanic. Robinho, in campo per Honda, colpisce Toloi con il piede a martello: è da moviola tv.