LA STAMPA (F. MANASSERO) - La proposta «indecente » per il nuovo gioiello italiano è pronta: 25 milioni, più un ingaggio da top player. Ha intenzione di spalancare il portafoglio il Borussia Dortmund, che guarda all’Italia per rimpiazzare la partenza di Lewandowski: in pole position c’è il re della classifica cannonieri, in alternativa Mattia Destro della Roma.
Ciro Immobile è sotto assedio, c’era da aspettarselo. Ma l’ultima idea del club tedesco, cioè abbattere il muro dei 20 milioni e offrire al granata un contratto da oltre 2 milioni a stagione, è una mossa che rischia di riscrivere i parametri di valutazione di un attaccante che partita dopo partita aumenta di valore. Lui segna, qualcun altro sogna pianificando l’affondo in grado di far saltare il banco. La Juventus, comproprietaria dell’attaccante, sta continuando a sondare il mercato estero per piazzarlo al meglio, visto che non è sicura di garantire il posto che Ciro oggi cerca: anche in Inghilterra (West Ham) e Spagna (Atletico Madrid) lo «scugnizzo» ha molti estimatori.
Il Torino invece vorrebbe ripartire da Immobile, oltre che dal gemello Cerci, per rafforzare una squadra che punterà l’Europa o che già ci giocherà. Con l’attaccante napoletano, Urbano Cairo non ha mai preso in considerazione l’idea della plusvalenza in caso di cessione: sarebbe comunque ingente, avendo rilevato la quota del Genoa per 2,75 milioni. «Non ci è arrivata nessuna offerta, in ogni caso vogliamo che Immobile resti con noi: farebbe bene al Toro. E a lui», il mantra del patron granata che non ha mai fatto mistero di avere un debole per il bomber esploso con Zeman a Pescara. (...) La decisione finale spetterà anche a Immobile. E la differenza tra una squadra che punta l’Europa League e una che sarà costruita per tornare protagonista in Champions potrebbe essere un salto troppo grosso - ora - per chi in pochi mesi ne ha già compiuto uno triplo. Anche se il premio è una valanga d’oro.