CORSERA (G. PIACENTINI) - «Io vorrei che questo campionato non finisse mai. Restano solo tre gare in casa, dobbiamo godere di ogni secondo, di ogni momento e sostenere questa squadra che lotta anche per un centimetro ». Parola di Rudi Garcia, anche se sembra Al Pacino nel monologo di «Ogni maledetta domenica». Il tecnico francese, d’altronde, la faccia da attore ce l’ha, e sulla sua capacità di motivare la squadra ci sono davvero pochi dubbi.
Le sue parole nella conferenza stampa alla vigilia della gara con l’Atalanta, sono la rassicurazione più grande che la Roma non molla. «Bisogna vincere - le parole di Garcia - e lo abbiamo fatte tante volte in questa stagione: 23 vittorie in 32 partite, vuol dire che lo sappiamo fare, anche se l’Atalanta è una squadra difficile. Abbiamo avuto tanti infortuni e tante assenze importanti, ma l’efficacia della squadra non è mai cambiata». Così come non sono cambiate le speranze di riaprire un campionato che fino ad un paio di settimane fa sembrava chiuso. «Non è finito e non finirà dopo la gara con l’Atalanta. Abbiamo ancora tanta fame di andare avanti, dobbiamo giocare con entusiasmo e con gioia, dare piacere ai tifosi e soprattutto non mollare».
Se dovessero arrivare i tre punti, sarebbe la vittoria numero 24 in campionato, l’ennesimo record. «Non giochiamo per i record, ma solo per vincere. Se faremo il record di punti sarà un bene, ma sarà meglio raggiungere la posizione più alta. Il secondo posto al momento è quello che possiamo difendere, per il primo non dipende da noi ma possono cambiare tante cose. Una cosa però si può dire: comunque finirà il campionato, la nostra sarà stata una stagione straordinaria. E io voglio finire nel migliore dei modi». Per il bene della Roma, e non per prendersi una rivincita verso gli scettici. «Nessuna rivincita, solo lavoro con la squadra. Provo piacere ad allenare questa rosa, ho un gruppo fantastico, e chiunque entra in campo è fiducioso e dà il meglio. Si può sbagliare, certo, ma subito dopo l’errore si pensa a fare meglio nella prossima azione, si fa il meglio per la squadra e si pensa positivo».
Sulla questione-Destro, evita le polemiche. «Non credo che qualcuno ce l’abbia con la Roma o con altre squadre, però non mi è piaciuto sentir parlare solo di quell’episodio dopo che Mattia aveva segnato tre gol. Con l’Atalanta non ci sarebbe stato comunque, aspettiamo l’esito del ricorso».