IL ROMANISTA (A. F. FERRARI) - «Dobbiamo crederci, vogliamo vincere il più possibile e alla fine vedere cosa dirà la classifica». A suonare la carica è Alessandro Florenzi. Il jolly giallorosso, come tutta la squadra, non vuole mollare. Una partita alla volta. Tre punti dopo tre punti. Iniziando dalla gara di oggi pomeriggio a Cagliari in modo da mettere un po’ di pressione alla Juventus di Antonio Conte. In caso di vittoria la Roma andrebbe a meno cinque in attesa della gara dei bianconeri contro il Livorno, in programma domani. «Certo la Juve dovrebbe rallentare un po’, fino ad ora hanno fatto un grandissimo percorso - le parole di Alessandro a Sportmediaset -. Ad ogni modo il nostro progetto non si ferma». Un campionato strepitoso, quello della Roma, merito anche di Rudi Garcia: «Ha portato novità e noi lo abbiamo seguito con entusiasmo. Abbiamo creato fin dalle prime giornate un grande gruppo - ha aggiunto -. Non so quanti giocatori lo conoscessero prima che arrivasse a Roma, ma il feeling che si ha creato con la squadra è stato subito forte: è una persona che se ha qualcosa da dirti te la dice in faccia e questa è una dote importante». Infine, chiusura sul sogno Mondiale: «Non so se ci andrò o se andrò in vacanza, vedremo». Di sicuro però Florenzi ci spera e anche giustamente, viste le prestazioni di questa stagione.
Oggi però, probabilmente, partirà dalla panchina. In attacco Rudi Garcia dovrebbe optare per il tridente composto da Totti, Gervinho e Destro che tanto bene ha fatto nelle ultime partite. Un tridente pesante per cercare di infrangere il tabù Cagliari dove i giallorossi non vincono dal 29 ottobre del 1995: «Le statistiche sono fatte anche per essere cambiate, bisogna cambiarle domani», le parole dell’allenatore francese che ha poi elogiato Adem Ljajic, relegato in panchina nelle ultime partite: «È come un diamante grezzo, Hazard era lo stesso quando arrivò al Lille, quattro anni dopo era un giocatore differente. Per Adem può succedere lo stesso. Ha un talento davvero importante». Parole al miele verso un giocatore che Garcia vuole "recuperare" sotto l’aspetto mentale. Il serbo non gioca una partita da titolare dal primo marzo (Roma-Inter).
Anche oggi, probabilmente, siederà in panchina ma il suo ingresso in campo potrebbe essere anticipato rispetto alle ultime gare. A centrocampo giocherà il terzetto composto da De Rossi («Daniele è uno dei più grandi centrocampisti che ho visto nella mia carriera», le parole del tecnico giallorosso), Pjanic e Nainggolan. Un ritorno a casa per il belga «che ha il Cagliari nel cuore. Sul piano emotivo sarà una sfida particolare, ma farà il massimo per la Roma e per vincere con noi, con tutto il rispetto necessario per la sua ex squadra, ma già me lo ha detto», ha precisato Garcia parlando di un colloquio con il ragazzo. «In viaggio verso Cagliari... Sensazione strana... Quattro anni indimenticabili... Ci saranno tante emozioni... e rivedrò tanti amici...», ha invece scritto ieri su Twitter il belga al rientro dopo il turno di stop contro il Parma. In panchina tornerà Taddei pronto a subentrare a partita in corso. In difesa rientrerà Romagnoli. Al suo fianco i titolarissimi Castan e Benatia con Maicon a destra. In porta Morgan De Sanctis che, come al solito, è il primo a crederci.