CORSERA (L. VALDISERRI) - Due numeri tratti dal Report Calcio 2014, presentato ieri nell’Aula polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri, possono far sognare i tifosi romanisti oppure preoccuparli. A seconda che siano ottimisti, come è Rudi Garcia per natura, o pessimisti. Eccoli: 1) l’incremento medio del valore della produzione di una società che passa dalla partecipazione all’Europa League a quella in Champions League nella stagione successiva è pari a 39,3 milioni di euro; 2) il percorso inverso comporta invece una riduzione media dei ricavi pari a 27,1 milioni. L
a Roma, quest’anno, era fuori anche dall’Europa «di scorta», per cui l’incremento di fatturato sarà ancora maggiore. La domanda che sorge spontanea, allora, è questa: quanti di questi milioni saranno investiti sul calciomercato? Due sono le contrindicazioni: 1) il bilancio sarà chiuso in rosso anche nella prossima stagione e le strategie societarie puntano, in tempi medio-brevi, all’autofinanziamento; 2) nessuno può garantire una partecipazione continuativa alla Champions, perché la serie A non è la Liga spagnola, che almeno due posti li garantisce per diritto divino a Real Madrid e Barcellona; in questo caso la cifra sicura non sarebbe più di 40 milioni, ma di circa 13, tenendo gli altri 27 a «copertura» di un’eventuale annata sfortunata. Forse la verità sta nel mezzo. E cioè la Roma non comprerà per 40 milioni, ma non si allontanerà troppo dai 30.
Le strategie, a questo punto, sono due: aumentare il budget con una cessione importante (Pjanic, Benatia o Strootman), oppure tenere tutta la rosa attuale e cercare tre o quattro acquisti dentro la cifra stanziata. Non c’è dubbio che Rudi Garcia preferisca la seconda ipotesi, a partire dalla conferma di Miralem Pjanic. I rinforzi necessari per giocare una Champions «non da comparsa » sono: 1) un esterno di difesa, possibilmente capace di giocare sia a sinistra che a destra : Davide Santon (23 anni, 27 partite nel Newcastle) è un nome che piace a Sabatini; 2) un centrocampista duttile, che possa anche fare il vice-Pjanic: il nome a sorpresa può essere Josuè, del Porto (23 anni, 18 partite e 4 gol, andrà al Mondiale); 3) un attaccante, figura che accende l’interesse dei tifosi. Il costoso Iturbe è una soluzione tra gli esterni, il serbo Sasha Mitrovic (19 anni, 26 partite e 14 gol con l’Anderlecht) sarebbe l’ariete che manca in rosa. Attenzione a due prodotti del vivaio che stanno giocando benissimo in serie B e possono ritornare: Federico Viviani e Marco D’Alessandro.