IL TEMPO (E. MENGHI) - Sono «super-amis» e nessuno vuole fare a meno dell’altro il prossimo anno. Pjanic dice a Benatia di restare, Mehdi ricambia, «conferma» Garcia e la Roma sorride.
Dalla Francia, il marocchino offre certezze sui contratti che tengono con il fiato sospeso la capitale, in attesa dell’arrivo di Pallotta, pronto a risolvere le situazioni più spinose. A partire dal rinnovo di Miralem: tra la firma e l’addio ballano 500 mila euro, «colpa» dei 4.5 milioni a salire promessi da Psg e Atletico Madrid. Il bosniaco ha più volte assicurato di voler restare in giallorosso e lo farà, a patto che venga accontentato. Una spinta in più gliela dà Benatia, dopo aver trascorso con lui il weekend lungo a Parigi: «Siamo diventati amici in sette mesi, questo è raro nel calcio perché sembra che vada tutto bene, ma non è vero. Noi stiamo spesso insieme e spero che giocheremo insieme a lungo, perché vorrebbe dire che "Mire" ha prolungato con la Roma».
E vorrebbe dire che è rimasto anche Mehdi, tentato da Bayern Monaco e Barcellona: finora nessuna offerta irrinunciabile è pervenuta a Trigoria, ma se dovesse arrivare metterebbe in imbarazzo la Roma. Pjanic ha mandato un messaggio alla società dopo la partita con il Milan: «Benatia è il difensore più forte della serie A, è un giocatore eccezionale e si merita di essere dov’è e dove è arrivato con tanta fatica. Sta bene qui e spero che resterà». Un ritocco verso l’alto all’ingaggio potrebbe bastare per trattenerlo almeno un altro anno.
Con le premesse create in questa stagione ormai agli sgoccioli, uno trae forza dall’altro e tutti insieme si sentono più forti. Soprattutto con Garcia alla guida: «È un grande allenatore. Con lui - dice Benatia a Bein Sports - siamo sicuri di vincere qualcosa, forse non quest’anno ma in futuro. Ne siamo convinti. Sappiamo tutti che Rudi rimarrà ed estenderà il suo contratto, perché abbiamo avuto una grande stagione e lo vogliamo tutti».
Mehdi, sincero come non te l’aspetti, anticipa la firma del tecnico francese, destinato a diventare il Ferguson della Roma. Il suo sì è il meno urgente, perché, anche se è corteggiato da grandi club europei, ha ancora due anni di contratto. Ma blindarlo ora è un segnale importante per il futuro.
Nel passato di Benatia, invece, ci sono state situazioni spiacevoli, soprattutto al Marsiglia con il tecnico Anigo: «Andava tutto bene, poi non mi ha più fatto giocare. Chiesi di essere ceduto al St. Etienne, era tutto fatto, ma lui ha mandato all’aria l’accordo. È stato scorretto». Un’esperienza di vita che riesce a raccontare con il sorriso, ora che si è affermato e ha la piena fiducia di Garcia: «Per lui do il meglio».
E sempre per lui ha lavorato duramente negli ultimi venti giorni (oggi alle 11 la ripresa), cercando un recupero-lampo: con il Catania dovrebbe essere almeno in panchina. Se Toloi, alle prese con una forte contusione alla tibia, non dovesse farcela, Mehdi non si tirerebbe certo indietro, anche se Romagnoli potrebbe inserirsi nel ballottaggio tra i due acciaccati e vincerlo. Nainggolan salterà la trasferta siciliana perché è squalificato, perciò Taddei tornerà titolare a due gare di distanza dall’ultima volta. Pjanic e De Rossi completeranno la mediana. Destro aspetta la Juventus e allora accanto a Totti e Gervinho potrebbe esserci ancora Ljajic, che può fare poker di presenze consecutive.