IL ROMANISTA (G. DELL'ARTRI) - Il fatto che siano trascorsi quasi due anni dall’ultimo gol di Totti all’Udinese, è già una notizia. Il Capitano è abituato ad andare in gol contro la formazione friulana, che è una delle sue vittime preferite. Quello realizzato l’11 aprile 2012, infatti, fu il quindicesimo di una serie lunga e costellata di gol importanti e bellissimi. L’ultimo fu decisivo per una vittoria che per un attimo riaprì le porte dell’Europa alla Roma di Luis Enrique. Era il novantesimo e, servito da Osvaldo, Totti segnò il gol del 2- 1 (allo scadere Marquinho firmò il 3- 1), regalando una meritata vittoria a una delle più belle partite della squadra allora allenata dal tecnico asturiano.
Il primo, invece, fu in Coppa Italia: 15 ottobre 1997, Totti pareggiò il vantaggio udinese realizzato da Locatelli. Finì 2-2 e poi, grazie al 2-1 del ritorno, la formazione giallorossa passò il turno. E in Coppa Italia, nel 2005, segnò un gol decisivo raccogliendo la respinta di Handanovic su calcio di rigore. Grazie a quella rete la Roma vinse 2-1, si qualificò per la finale e ottenne la qualificazione alla Coppa Uefa. Sempre in quella stagione arrivarono le prime gemme, nella gara di ritorno di campionato. La Roma perse 4-2 contro la storica Udinese di Zaccheroni che chiuse il torneo al terzo posto, ma quella partita va ricordata per i due gol del Capitano. Un sinistro al volo da fuori area nel primo tempo, ma soprattutto una grande dimostrazione di classe e freddezza nella ripresa. Cross dalla sinistra, lui riceve al centro dell’area agganciando il pallone col destro e riuscendo a posizionarlo in maniera perfetta per calciare col sinistro e segnare.
La doppietta non bastò, ma fu replicata il 31 ottobre 1998. E arriva ancora una perla: rinvio lungo con i piedi di Chimenti, colpo di testa di Delvecchio per Totti che arriva da sinistra, fa rimbalzare il pallone e con un sinistro a incrociare batte Turci. La Roma vincerà 4-0, lui segnerà anche su rigore, peraltro significativo perché così riscattò l’errore della settimana precedente a San Siro contro il Milan. Quel sinistro al volo fu la prova generale per uno dei gol più belli della carriera di Totti. E’ la stagione di grazia 2000-01, alla decima giornata la Roma, già capolista, gioca una delle partite più belle della sua stagione proprio contro l’Udinese. L’1-0 è di Batistuta, il raddoppio arriva con un cross da destra di Cafu per Totti che, al volo quasi dal vertice sinistro dell’area di rigore, tira a incrociare e manda in estasi l’Olimpico.
In tribuna c’è Platini, che poche ore prima l’ha "punzecchiato". S’arrende e lo applaude in piedi. Riguardatelo mille volte, non vi stancherete mai. C’è tutto Totti anche nella doppietta realizzata nella stagione 2002-03. Prima una carezza al pallone con il destro, quel tanto che basta per mandare fuori causa il portiere, poi un’altra magia. Controllo di testa spalle alla porta, mentre la palla scende si gira e, appena il pallone tocca terra, si gira e col destro fa partire un missile che finisce subito sotto la traversa. Standing ovation. C’è poi la doppietta nella stagione 2006-07, con un gol di testa da vero centravanti nell’anno in cui vinse la scarpa d’oro, e altri due rigori segnati ad Handanovic. Portiere famoso perché "pararigori", ma costretto ad arrendersi a Totti. Il 26 ottobre 2008 il suo gol serve per rendere meno amara la sconfitta (1-3), ma è significativo perché è il primo gol dopo la rottura del legamento crociato. Il 9 aprile 2011 invece è un cucchiaio dei suoi. E siccome non basta, perché Di Natale pareggia, all’ultimo secondo Totti piazza anche la zampata del 2-1. Fino al già citato 2012. Anzi, magari fino a domani, chissà...