CORSERA (G. PIACENTINI) - Quando, alla fine del mercato di gennaio e con Balzaretti e Dodò fuori uso, gli parlavano dell’emergenza di esterni sulla fascia sinistra, Rudi Garcia inseriva tra i possibili titolari anche il nome di Alessio Romagnoli. Non erano in molti, in realtà, quelli che davano credito alle parole del tecnico francese, soprattutto perché fino a quel momento il difensore, 19 anni compiuti da poco e una carriera da centrale, era uno dei pochissimi in rosa a non aver giocato nemmeno un minuto. Invece Garcia, che ne aveva bloccato la cessione in serie B allo Spezia (oltre a quella di Jedvaj di cui si sono però perse le tracce, tanto che il croato non è nemmeno tra i convocati per la gara contro l’Inter), l’ha lanciato nel mare dei grandi, dove l’acqua è alta è non puoi concederti nemmeno un passo falso, in ruolo, quello di terzino sinistro, che aveva ricoperto qualche volta quando giocava nei Giovanissimi provinciali (stagione 2008-09).
Romagnoli ha risposto alla grande nei 35 minuti che gli sono stati concessi contro la Sampdoria e si è ripetuto nella gara successiva a Bologna, dove ha sbagliato poco e concesso ancora di meno agli attaccanti avversari, che infatti andavano a cercare spazio dalla parte opposta, dove c’era Rodrigo Taddei. Stasera toccherà ancora a lui presidiare la fascia sinistra per quella che sarà la sua terza partita consecutiva: non gli era mai successo finora di giocare con questa continuità né con Zeman, che gli ha regalato l’esordio prima in Coppa Italia e poi in campionato, né con Andreazzoli, con cui ha assaporato la gioia del primo gol da professionista, più o meno un anno fa (era il 3 marzo scorso, nella gara casalinga contro il Genoa).
Quella che si concluderà con la gara contro l’Inter, insomma, sarà stata una delle settimane più intense della sua ancora giovane carriera, in cui è arrivata anche la buona notizia della prima convocazione con l’Under 21 per la trasferta in Irlanda del Nord: Gigi Di Biagio lo seguiva da tempo, ma non aveva mai potuto chiamarlo perché non giocava nella Roma. Ora gli si aprono molti altri scenari: lui vorrebbe ripercorrere le orme del suo idolo dichiarato, Alessandro Nesta. A Trigoria ci metterebbero la firma.