La Roma programma il futuro, e futuro significa innanzitutto blindare i gioielli di casa giallorossa. Giovedì a Trigoria c’era Pascal Boisseau, in rappresentanza di Rudi Garcia e anche di Gervinho. La Roma e Garcia si erano dati appuntamento alla primavera dopo i primi eccellenti successi insieme. Sembra che siano state effettivamente gettate le basi per un nuovo contratto che arrivi fino al 2017 - ora si va fino al 2015 con un’opzione semiautomatica per il 2016 - con un compenso di un milione in più rispetto all’1,2 di oggi. Prima di Garcia era stato il turno di Walter Sabatini.
Miralem Pjanic e Mehdi Benatia sono gli altri due casi urgenti da affrontare dopo che nel 2013 è stato concluso il rinnovo finale con il simbolico Francesco Totti, il quale smetterà nel 2016. Con Pjanic più che di urgenza si tratta di frenesia. Il suo contratto scadrà alla fine della prossima stagione, o si prolunga o si cede. Oppure entrambe le cose, guadagnandoci sopra. Per Benatia c'è da respingere le sirene che arrivano da Barcellona e da Manchester. Più facile dovrebbe essere il prolungamento del contratto di Alessandro Florenzi, scadenza 2016.
Strootman, anche lui in scadenza nel 2018, sarebbe stato nella lista degli uomini da blindare, ma ovviamente l’olandese in questo momento pensa ad altro. La strategia della Roma, di cui quest’attivismo è una sfumatura tattica, consiste nel portare l’attuale struttura della squadra, magari migliorandola, il più vicino possibile al 2017, anno in cui Pallotta vede la ragionevole possibilità di avere a disposizione il nuovo stadio. Con le risorse fresche e il fascino accresciuto che questo comporterebbe.
(corsport)