LEGGO (F. BALZANI) - Alla Roma serve un bomber, uno pronto a spaccare le porte. Il leitmotiv di tifosi e addetti ai lavori su radio e social network in questi giorni si ripete quasi allo sfinimento. Ma non si tratta solo di opinioni. A giustificare la richiesta della piazza ci sono numeri impietosi, che suonano paradossali per una squadra che ha macinato 58 punti in 26 partite ma che senza Totti fatica a segnare un gol a partita. Tra le prime 10 di serie A, infatti, la Roma insieme alla Lazio è la sola squadra a non avere un giocatore in doppia cifra. Solo Catania, Bologna e Cagliari poi hanno il capocanonniere al di sotto dei 6 gol, quelli messi a segno da Destro. Meno della metà di quelli realizzati alla 26˚ giornata lo scorso anno da Osvaldo oggi panchinaro di lusso alle spalle di Tevez, capocannoniere del campionato con 15 gol, e Llorente (11).
In vista della prossima stagione europea è cominciata quindi la caccia al nome in grado di accorciare le distanze con la Juve. Benzema piace da pazzi (e ci mancherebbe), ma il Real sta per blindarlo e non basterebbero 30 milioni per portarlo via da Madrid. Alle sue spalle Mandzukic che come età (28 anni), caratteristiche tecniche e curriculum internazionale sembra rispondere all’identikit fatto a Trigoria. Il croato del Bayern con l’arrivo di Lewandowsky non avrà più tanto spazio e non guadagna una enormità (meno di 4 milioni a stagione). Ancora meno guadagna Lukaku, pallino di Sabatini dai tempi dell’Anderlecht. L’attaccante belga, quest’anno all’Everton, è di proprietà del Chelsea che però non intende investire su di lui in futuro. Prezzo: 25 milioni. Altro nome belga che piace a Trigoria è quello di Bentekè dell’Aston Villa così come piacciono Lacazette del Lione e Ibisevic dello Stoccarda, cresciuto negli Usa e compagno di Pjanic in nazionale che Garcia ha già allenato al Digione nel 2005. Insomma, le idee non mancano.