IL ROMANISTA (D. GALLI, V. META) - Senza le Curve e i Distinti squalificati da una norma barbara che ha i mesi contati, senza il brusio interista - ospiti «in silenzio per solidarietà», scrivono aggiungendo poi un pensiero alla Figc - e senza gol. «È un pareggio amaro sicuramente», ammette Pjanic, «volevamo vincere in casa e invece prendiamo un pareggio». Ora, prosegue Miralem, «dobbiamo restare concentrati sulla prossima gara per provare a prendere punti a Napoli».
Il canto del niente. Si gioca nell’irreale vuoto, nel blu infinito dei seggiolini mentre là fuori la Sud compone questo: «Settori aperti a metà l’ultimo "stadio" di un sistema che fa pietà». Dentro, dentro quell’insopportabile niente assoluto, ogni tanto parte qualche coro figlio della Tevere e figlio del Distinti famiglie, apprezzabili tentativi di sostenere una squadra che il problema, quello del non-tifo, un po’ (un po’ tanto, forse) l’ha accusato. Pjanic invece non accusa nessuno, applaude invece Handanovic, incapace di parare in trequarti delle partite dell’Inter ma capacissimo ieri (e ti pareva): «Ha parato bene, potevo fare meglio, però è stato un bell’intervento. Mi dispiace che non ho fatto gol, è stato bravo Handanovic. È un pareggio giusto - sottolinea di nuovo - ma ci dispiace. Il campionato è lungo, ora ci aspetta il Napoli».
Gli chiedono se ci sia stato un calo nella Roma, che a Bologna - questa è la domanda di Sky, eh - ha vinto di misura. Miralem risponde così, quasi stizzito: «Siete duri. Non è mai facile vincere in trasferta, abbiamo visto squadre soffrire a Bologna e lì noi abbiamo vinto. Ieri volevamo vincere, potevamo fare di più ma adesso prepariamo la gara di Napoli». Oggi c’è Milan-Juve, «tiferò Milan sicuramente» dice Pjanic, che ieri non avrebbe dovuto giocare nemmeno un minuto per i postumi del problema al ginocchio. «Lo curo e lo gestisco durante la settimana - spiega Giotto - ma non era facile, le partite sono tutte importanti e voglio sempre esserci. Ieri ho avuto buone sensazioni, speriamo che il dolore vada via e di essere al 100% a Napoli». È discretamente deluso anche il sontuoso Nainggolan. «L’Inter era messa molto bene in campo. Abbiamo cercato di fare la partita, ma non abbiamo sfruttato le occasioni create. Lo 0-0 è anche merito loro. Se si può giocare con tutti e quattro i centrocampisti? Io do il mio contributo, le scelte del mister poi vanno rispettate».
Il campionato non è finito, lo pensa anche Radja: «La Juventus non avrà una partita facile. Il Milan può mettere in difficoltà tante squadre». Titolare per la seconda partita consecutiva, Alessio Romagnoli ha dovuto fare gli straordinari per destreggiarsi con Jonathan e raddoppiare su Icardi: «Io lavoro duro giorno per giorno per questo nuovo ruolo, il mister è un po’ che mi prova lì. L’Inter ha giocato bene, ripartiva bene e pressava bene. Noi cercavamo di fare il nostro gioco, ma siamo stati sfortunati. Domenica a Napoli penso sia fondamentale vincere». Mentre Gervinho dice: «Giocare senza il nostro pubblico è come avere un avversario in più - dice alla tv francese -. Il calo fisico? Dovremo essere bravi a superare anche questa difficoltà».
Di buono c’è che nessun diffidato (e nessun romanista proprio) ha rimediato il giallo che avrebbe fatto scattare la squalifica per Napoli. Uno a caso: Benatia. La squadra riprenderà ad allenarsi domani alle 11. Non ci sarà Destro. Stasera saranno diffuse le convocazioni e pare che Prandelli lo abbia scelto per sostituire Balotelli - oggi la punta rossonera salterà la Juve per il dolore alla spalla - per l’amichevole con la Spagna, mercoledì al Vicente Calderon di Madrid. Quanto a De Rossi, il consueto can can mediatico - e mica il Ct - potrebbe tenerlo fuori per la manata a Icardi. Una manata, non un pugno. Per quello, rivolgetevi a Juan Jesus.