IL TEMPO (A. SERAFINI) - James Pallotta è pronto a sbarcare nella capitale, questa volta però con regalo speciale nella valigia. Tra domenica e lunedì il numero uno giallorosso sbarcherà a Ciampino, in attesa di svelare mercoledì in Campidoglio il tanto atteso e agognato progetto del nuovo stadio dell'As Roma nell'area di Tor di Valle di proprietà del costruttore Luca Parnasi. La conferma è arrivata nella giornata di ieri attraverso un tweet dal profilo ufficiale del club: «Il presidente James Pallotta presenterà lo stadio della Roma il 26 marzo alle 11 presso la sala della Protomoteca in Campidoglio».
Eliminato quindi ogni dubbio anche sulla possibilità di dover cambiare location a causa della presenza proprio in quelle ore nella capitale dell'uomo più potente al mondo, Barack Obama. Da un presidente americano all'altro, Pallotta avrà quindi la possibilità di svelare e illustrare il progetto dell'impianto nella sede che da tempo aveva programmato sotto la supervisione del sindaco di Roma, Ignazio Marino. Accompagnato dall'ad giallorosso Zanzi e dal dg Baldissoni, in prima fila verrà fatto posto ovviamente anche al tecnico Rudi Garcia e probabilmente ad una delegazione della prima squadra capeggiata da capitan Francesco Totti. La capienza della sala sarà messa a dura prova dai circa 400 invitati previsti, tra ospiti, stampa e le varie istituzioni calcistiche e politiche: dal presidente del Coni Malagò (in dubbio la sua presenza a causa di un viaggio anticipatamente programmato) a quelli di Figc e Lega, Abete e Beretta, anche gli esponenti di Regione e Provincia parteciperanno all'evento.
La video presentazione del progetto verrà seguita direttamente da Pallotta e dall'architetto Meis, che ha pensato e disegnato la struttura. Possibile inoltre che venga proposto un plastico in scala dell'impianto, lo stesso che una settimana dopo verrà posizionato in una delle sale della mostra «Roma Ti Amo», attualmente allestita all'interno della Factory Pelanda a Testaccio.
Uno stadio definito «avveniristico» nella tecnologia, ma che allo stesso tempo mantiene le linee classiche della storia della città, come mostrato dalle immagini pubblicate in anteprima dal «Il Tempo» lo scorso ottobre.
Il segnale di apertura per la disponibilità di lavorare nella collaborazione comune è arrivato in mattinata attraverso le parole di Marino: «Lo dirò anche durante la presentazione: non solo dovrà essere tutto regola di legge, ma anche in tempi brevi - ha confermato ai microfoni di Radio Radio -. Io vorrei che l'inizio della stagione 2016-2017 possa inaugurare il nuovo stadio dell'As Roma. Non voglio opere che rimangano in costruzione per decenni. Chiederò a Jim Pallotta che ci sia un impegno chiaro con un impegno di lavoro che porti in due anni a completare l'opera. L'amministrazione verificherà con molta serietà e rigore la cubatura che dovrà essere utilizzata. Certo un investimento quantificato circa un miliardo di euro può donare soltanto energia a questa città».
Un concetto, quest'ultimo, ripetuto spesso dal primo cittadino, disposto a certificare ulteriormente il proprio assenso soltanto nel caso in cui l'opera mantenga i requisiti richiesti dal Comune sullo sviluppo edilizio e che la realizzazione e il potenziamento delle infrastrutture esterne rimanga interamente a carico del club giallorosso. Pallotta ha studiato negli ultimi mesi le strategie atte alla ricerca dei capitali necessari per coprire i costi di realizzazione dell'impianto. Risorse che verranno in parte raccolte attraverso accordi commerciali con numerosi sponsor, invitati dalla Roma mercoledì sera in un noto locale dell'Eur per blindare un'unione necessaria alla tanto attesa posa della prima pietra.