IL ROMANISTA (A. F. FERRARI) - «Nessuno si aspettava la Roma... Siamo secondi e con un obiettivo in testa. Ce la giocheremo fino in fondo. Non è facile, la Juventus ha un grande vantaggio, noi dobbiamo fare del nostro meglio, se non per arrivare primi, almeno per il secondo posto». Rodrigo Taddei non vuole mollare, ci tiene a chiudere in bellezza il campionato anche se un po’ di rammarico c’è: «Sì, c’è sempre rammarico, ma la Juve è una grande squadra, è da sottolineare ».
Anche la Roma, però, è forte: «Un gruppo giovane con alcuni elementi di esperienza, come Totti, De Rossi, Castan. Un mix perfetto». Tra i senatori della Roma c’è anche lo stesso Rodrigo che, quando è stato chiamato in causa da Garcia (in 10 occasioni), si è sempre fatto trovare pronto: «Non è semplice, ma nella Roma sono sempre stato bene. E’ nel mio carattere farsi trovare pronto, il calcio è imprevedibile - le sue parole a Roma Channel -. Mi è dispiaciuto per Kevin, facciamo il tifo per lui. Lì ero pronto per cogliere la mia opportunità. Mi è dispiaciuto ma fa parte del calcio. A Napoli era una situazione per dimostrare che ci sono ancora».
Tra le caratteristiche del 34enne brasiliano c’è la duttilità tattica: «Che ruolo mi manca? Nessuno, ho giocato anche difensore centrale. Ho fatto un po’ di tutto, dall’attaccante al terzino. Ho facilità di adattarmi, quando si tratta di una posizione nuova cerco di rubare con gli occhi ai più esperti in che ruolo». Taddei ha poi parlato di Rudi Garcia: «Ha preso in mano la situazione, dando concentrazione anche a quelli che stanno fuori. il ruolo dell’allenatore è difficile, giocano solo in undici ma tutti devono farsi trovare pronto. Lui è riuscito a dare uno spirito a questa squadra». Al secondo posto ambisce anche il Napoli: «Dobbiamo preoccuparci e sta all’esperienza del mister farci concentrare sulle partite che arriveranno, senza pensare alle posizioni - le sue parole -. Abbiamo dimostrato di avere una squadra forte, dove andiamo tutti ci rispettano».
Queste per Rodrigo è l’ottava stagione con la maglia della Roma: «La serietà nel lavoro paga, cerco di concentrarmi sul lavoro da fare e sono stato ripagato con il rispetto della gente e con l’amore dei tifosi, è tutto gratificante. I tifosi della Roma sono fantastici, è piacevoli incontrarli per strada. Non mi pesa, il problema più grande è quando non ti chiederanno più nulla». Un amore forte, quello del centrocampista, per la squadra giallorossa e la città che non finirà con la scadenza del contratto (tra qualche mese): «Non ho mai pensato di andare via, ho avuto proposte in passato, anche a inizio stagione. Ma sono sempre stato chiaro, voglio restare. Sono all’ultimo anno di contratto ma amo la Roma. Non so se finirà quest’anno, ma darò il massimo fino all’ultimo, poi si vedrà. Vivrò qui quando smetterò di giocare. E’ una situazione delicata, spero che vada tutto al meglio per me».
Sulle parole di Totti che lo definì uno dei giocatori più tecnici con cui ha giocato, Taddei risponde così: «Per niente, più negli allenamenti magari ho fatto il giocoliere, in partita cerco di essere rispettoso, anche nei confronti dei compagni. Sono uno che si copre molto e rivedo sempre dove sbaglio durante le partite per evitare di commettere errori». Infine, un paragone con la Roma di Spalletti: «Questa è una squadra più equilibrata. La comunicazione in campo sta facendo vedere i suoi frutti ». E sul Chievo: «Dobbiamo stare attenti, non so perchè ma chiunque affronta la Roma prende le forze dove non ne ha. Dobbiamo farci trovare pronti». La sua specialità.