"Quando non giochi uno scontro diretto, pareggiare o perdere è la stessa cosa. Allora bisogna provare a vincere". La frase di Rudi Garcia spiega la concomitante presenza in campo di una punta centrale, quattro trequartisti, due terzini che sembrano ali e un solo mediano. Poi la gioia nel finale che ha premiato il ritmo, il pressing e il furore: la Roma ha cominciato la partita con il 4-3-3 e l'ha conclusa con il 4-2-31.
Solo tre i giocatori difensivi oltre a De Sanctis: De Rossi, Toloi e Castan. Garcia si è spinto oltre i limiti senza che gli dei del calcio lo punissero per tracotanza. Anche in un'altra occasione era capitato: Roma-Catania, 22 dicembre scorso. Un 4-2-3-1 che assomigliava molto a un 4-2-4 con Totti trequartista affiancato da Pjanic e Gervinho, e Destro unica punta. Questa è una squadra che deve andare all'attacco per difendersi meglio.
(corsport)