IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Dopo aver commentato con un «Mai visto nulla del genere », in riferimento allo show (un pò triste...) dell’arbitro Rizzoli in occasione del rigore-non rigore del primo tempo, Rudi Garcia, soddisfatto per aver (già) raggiunto quota 70 punti, analizza la vittoria numero 21 in campionato della sua squadra. «La Roma, dopo esser passata in vantaggio, ha gestito bene la partita perché sapevamo che non era facile vincere contro un avversario che gioca per la salvezza. Mi è piaciuto particolarmente il secondo gol con il recupero di Taddei, l’assist di Totti e poi la rete di Bastos: un gol frutto del lavoro dei tre giocatori subentrati, tre che hanno fatto di tutto per far vincere la squadra. Alla base delle mie scelte, c’è sempre una strategia, poi c’è l’atteggiamento in campo. Non dimentico nulla, anche che Destro e Bastos hanno avuto sangue freddo davanti alla porta, e questo va a loro merito», spiega il francese. Gli chiedono ancora: e quel rigore? «Non c’era, Rizzoli ha visto bene: forse con la moviola ci avrebbe messo meno tempo. E’ stato bravo, è lui che decide. Penso che l’assistente gli abbia segnalato il rigore, poi lui si è informato. L’onestà va sempre premiata e per questo voglio fare i complimenti al giocatore del Sassuolo (Sansone, ndi). Mi dispiace solo che lamia squadra, dopo quell’episodio, abbia perso un po’ di concentrazione». E poi, parlando della difesa a 4 con un difensore, Romagnoli, in più rispetto al passato. «Va benissimo quel ruolo: attacca meno, ma con Gervinho su quella fascia non c’è bisogno di un terzino che attacca. Essere solidi in difesa è anche importante. Per quanto riguarda la fase offensiva, con Pjanic, Destro e lo stesso Gervinho avevamo parecchie soluzioni ». Ancora sotto con la sfera tattica: fuori Gervinho, dentro Totti. «È una cosa normale, bisogna gestire la rosa. Gervinho mi era sembrato un po’ stanco». Ora avanti con il Parma all’Olimpico. «La partita la stiamo preparando bene, come sempre. Si rigioca mercoledì ma la preparazione è iniziata dopo il fischio finale di oggi (ieri, ndi). Si giocheranno solo 82 minuti e nessun’altra squadra sarà in campo, quindi dovremo sfruttare l’occasione ».Da ricordare che contro il Parma non potrà giocare Nainggolan, che era squalificato il giorno della sospensione, lo scorso 2 febbraio.
MATTIA SUPERSTAR Numeri da attaccante vero, finalmente. Perché ora sono dieci, con una media di 0,62 a partita. Con la rete segnata al Mapei Stadium, Mattia Destro è entrato in doppia cifra. Il primo della squadra di Rudi Garcia ad aver tagliato questo traguardo. Un gol bello e apparentemente facile, con quel cucchiaino delicato su Pegolo in uscita. Una rete che dato il la alla vittoria della Roma e che ha consentito all’attaccante di Ascoli di andare a bersaglio per la quarta volta nelle ultime quattro partite. Numeri determinanti, visto che la Roma sa difendersi - occhio ai numeri del campionato - come nessun’altra. Da quando Rudi Garcia (che dopo la rete è andato ad abbracciarlo fin in mezzo al campo) gli ha dato fiducia, Mattia ha risposto alla grandissima: magari continua a giocare pochi palloni,ma è sempre più letale. «Nonostante il caldo e l’orario strano, siamo riusciti a vincere anche questa partita. La nostra corsa verso la posizione più alta possibile della classifica continua. Così come continua la mia rincorsa per un posto ai mondiali con l’Italia. Io ci spero. Il Brasile piace a tutti... Il decimo gol? È un periodo che mi va tutto bene, ma io sono stato sempre convinto delle mie possibilità», il suo commento dopo il fischio finale di Rizzoli.