LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Guai a parlargli di futuro, Rudi Garcia pensa solamente al Sassuolo. Questa mattina, a Reggio Emilia, con un po’ di sfasamento per il ritorno dell’ora legale, la Roma dovrà concentrarsi solamente sui tre punti. «Il mio rinnovo? Sono sotto contratto, non abbiamo alcuna fretta. Io sto benissimo qui, ora importa la qualificazione alla Champions e poi, quando sarà raggiunta, lavoreremo sulla prossima stagione. Sul resto non c’è nulla di interessante da dire». Nulla di nuovo neanche sul fronte Pjanic, quindi. «Sta al suo procuratore parlare con la società, ma i non sono preoccupato, ho parlato con il ragazzo tempo fa e gli ho detto che deve stare concentrato solo sul campionato. Nessuno è in scadenza, non abbiamo fretta di risolvere i casi individuali. Pensiamo al Sassuolo perché ancora non abbiamo raggiunto nulla, poi avremo tutto il tempo per fare in modo di tenere tutti i giocatori e migliorare la rosa».
A fine stagione si confronterà anche con Pallotta, Garcia, sulle ambizioni future. «Ho un presidente, ci parlo sempre, e lo farò anche a fine stagione, non solo di contratti, ma della società, di dove vogliamo andare, tutte questioni normali». Per battere il Sassuolo non andrà lasciato nulla al caso, nemmeno il fatto che i giocatori saranno in campo alle 12,30. «Abbiamo organizzato tutto, è la terza volta che giochiamo a mezzogiorno, per questo ci siamo allenati alle 11,30». Dovrebbe partire dalla panchina, Totti, anche se il tecnico lascia il dubbio. «Francesco non ha giocato tutti i novanta minuti nelle ultime due gare, quindi potrebbe anche iniziare». Il mister francese lascia sulle spine Ljajic. «Tutti sono importanti e chi entra deve aiutare la squadra ad essere efficace, come ha fatto Florenzi contro il Torino. Non conta chi inizia, abbiamo bisogno di tutti e tutti devono farsi trovare pronti».