CORSERA (G. PIACENTINI) - «Speriamo in un finale di stagione importante». Morgan De Sanctis è uno di quelli che non molla mai. Lo sapeva la Roma quando ha deciso di prenderlo, anche per le sue doti di leader del gruppo e non soltanto per la sua bravura tra i pali. Trentasette anni il prossimo 26 marzo, giorno in cui la società giallorossa presenterà in Campidoglio il progetto per il nuovo stadio, il portiere è diventato in poco tempo un punto di riferimento per tutti nello spogliatoio. Ieri ha partecipato ad un evento organizzato dal suo sponsor a Fiumicino e ha fatto il punto sul momento che sta attraversando la Roma: «Siamo entusiasti, fino al 18 maggio dovrà andare tutto per il meglio. Dispiace per Strootman, era in una fase importante della sua carriera e della sua stagione. Aveva l’obiettivo di fare un grande Mondiale e credo sia stato il dolore più grande per lui. Se però uno deve proprio farsi male e restare così tanto fuori, non c’è periodo migliore per recuperare: tra 60 giorni la stagione finirà».
Contro l’Udinese sarà una Roma in emergenza: «Abbiamo fuori De Rossi per squalifica, ma la prestazione di Taddei al San Paolo è stata assolutamente positiva. La considerazione più importante è che la squadra riesce a far gioco indipendentemente dagli interpreti: questo ci fa essere ottimisti». Torna Francesco Totti, e la speranza è che l’attacco romanista riprenda ad essere una macchina da gol: «Ci sarà tempo per dimostrare che la fase offensiva funziona. Non devono essere messi sotto pressione solo gli attaccanti: i gol li possono fare tutti, come è stato dimostrato in questa stagione. Se non si riesce a far gol, poi, si può anche pareggiare 0-0. Vale il lavoro di squadra. Il rientro di Francesco è una cosa positiva: lui sa suggerire e concretizzare, sa prendersi responsabilità che solo lui riesci a prendersi».