Caso Superga, per la prima volta è reato esporre striscioni ingiuriosi

05/03/2014 alle 09:02.
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CORSERA (F. BONSIGNORE) - La vergogna ha i suoi colpevoli. A dieci giorni dal derby della Mole sono stati individuati i tifosi che hanno esposto uno striscione offensivo sulla tragedia del Grande Torino a Superga. «Solo uno schianto» era la scritta, accompagnata dall’immagine di un aereo che cade su una montagna come accadde nel 1949. Ieri la Digos del capoluogo piemontese ha prima perquisito e poi denunciato tre sostenitori della , tutti non torinesi, che si sono resi protagonisti del gesto. Si tratta di F.L., 37 anni, residente in provincia di Pavia; P.M., 24 anni, di Forlì; D.C., 19 anni, di Varese. Sul cellulare di uno di loro è stata trovata la fotografia dello striscione, mentre le perquisizioni hanno permesso di recuperare il negativo dello striscione stesso, che era stato dipinto con della vernice granata e poi appoggiato su un telo ad asciugare. Tutti e tre hanno ricevuto un Daspo di 2 anni e dovranno rispondere della violazione dell’articolo 2-bis della legge 41/2007 che vieta l’introduzione o esposizione di striscioni e cartelli che incitino alla violenza o che contengano ingiurie o minacce. È la prima volta che questa accusa viene mossa a una tifoseria di una squadra di calcio.

A margine della Giunta Coni, intanto, Giovanni Malagò è tornato sulla norma che prevede la chiusura dei settori dello stadio per discriminazione territoriale: «È giusto punire i cori che insultano la gente di una à — ha sottolineato il presidente del Coni — ma non si riesce a capire perché tutto questo in altre situazioni, cori o anche striscioni, provochi soltanto un’ammenda. Non ci può essere discriminazione fra le discriminazioni».