GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Una giornata di shopping, una partita allo stadio con gli amici e una cena di gruppo: cose normali, per un ragazzo di 23 anni, che diventano notizia se il ragazzo in questione è Miralem Pjanic, la città dello shopping è Parigi e il club da vedere allo stadio è quel Psg che gli fa la corte da mesi. «Sono stupito da tutto questo clamore», ha confidato Pjanic a chi gli è accanto. Il bosniaco, che ieri ha raggiunto la sua Nazionale in Austria, non si aspettava che la visita a Parigi insieme a Benatia ed altri amici (tra cui il belga del Chelsea Hazard) finisse sui giornali di mezza Europa.
I biglietti Ingenuo, il centrocampista. Se non altro perché dopo lo shopping griffato e prima della cena non è andato a vedere una partita qualsiasi, ma il classico francese (Psg-Marsiglia) vinto dalla squadra che lo vuole già dalla scorsa estate. Ha salutato l’ex compagno Marquinhos e ha visto la partita insieme a Benatia nei posti riservati ai giocatori della squadra di casa, segno che i biglietti della partita non sono arrivati dai dirigenti ma da qualche calciatore. Ciò non toglie che la sua presenza al Parco dei Principi ha allarmato i tifosi e non ha fatto poi così piacere alla Roma. Soprattutto in un momento delicato come questo, con il rinnovo in ballo.
Il rinnovo La situazione è sempre la stessa: Pjanic vuole garanzie di competitività della squadra e un contratto da top player da almeno 3.2 milioni a stagione, la Roma dice di avergli fatto una proposta importante e di aspettare una risposta. Che, in teoria, dovrebbe arrivare in brevissimo tempo. «Stiamo negoziando e concluderemo», ha detto il d.s. Sabatini sabato. «La prossima notizia che riguarderà Pjanic sarà il suo rinnovo — ha aggiunto ieri Garcia —. Lui e Benatia hanno fatto bene ad andare a vedere una partita così importante».
Il ginocchio Sembra sereno il tecnico, che vorrebbe fondare la Roma del prossimo anno ancora su Pjanic. Se il rinnovo arriverà, non è detto che significhi automaticamente che il bosniaco resti in giallorosso: Garcia lo sa, ma i dirigenti sanno anche della sua stima per il ragazzo e per questo le bocche restano cucite. Da parte dell’entourage del giocatore, nei giorni scorsi, è filtrata solo una frase: «È un momento delicato». Lo è per il contratto e per il ginocchio: Pjanic convive con il dolore ormai da due mesi, ma praticamente non si è mai fermato. E non lo farà: domani la Bosnia affronta l’Egitto, ma Susic potrebbe risparmiarlo visto che, con la squalifica di De Rossi, domenica sarà comunque costretto agli straordinari.
Il Mondiale«Questi tre giorni ci servono per preparare il Mondiale e per parlare molto. Ho chiesto — ha detto il c.t. Susic — che sia Pjanic sia Lulic possano essere a disposizione il 15 maggio, qualche giorno prima della fine della Serie A». L’idea di Susic, se il secondo posto sarà blindato, potrebbe essere anche accettata dalla Roma (il campionato termina il 18), a patto però che il c.t. bosniaco utilizzi domani il buonsenso che tutti si aspettano. E che, in occasione del viaggio a Parigi, Pjanic non ha messo proprio al primo posto.