IL TEMPO (E. MENGHI) - Prima Balzaretti poi Strootman hanno deciso di operarsi all’estero e Mario Brozzi, che per 25 lunghi anni è stato medico sociale della Roma, storce il naso: «Mi dispiace perché l’Italia è la culla della medicina dello sport. Ma se il paziente non è sicuro di trovarsi nelle mani giuste... Nel corso della mia gestione - spiega a Fedegiallorossa.it - c’era un sentimento di fiducia e, dal primo che fu Emerson all’ultimo che fu Totti, nessuno decise di andarsi ad operare all’estero o al di fuori del nostro staff. Il brasiliano tornò in campo in meno di 5 mesi, per Francesco, otto anni dopo, ne bastarono 4. A distanza di 6 anni potremmo fare ancora meglio».
I tempi previsti per Kevin sono di 6 mesi, ma tutto dipenderà dallo stato in cui domani il chirurgo Rien Heijboer troverà il crociato e i due menischi. Balzaretti, invece, ha svolto la prima visita di controllo a Boston dallo specialista dell’ernia che lo ha operato, oggi nuovi esami e diagnosi che chiarirà quando potrà tornare. Forse.