LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Roma-Inter inizia oggi. Alle 9 di stamane la società di Trigoria si presenta davanti all’Alta Corte del Coni per discutere il ricorso contro la chiusura delle due curve. I giudici presieduti da Frattini, dopo aver respinto la richiesta di sospensiva, stavolta dovranno entrare nel merito del giudizio: un certo ottimismo trapela sul fronte romanista, dove la speranza è che il Coni possa accogliere una posizione più soft sulla norma, senza cambiarla ma magari applicando sanzioni meno penalizzanti. Risolvendo di fatto una questione — quella dell’applicazione della norma sulla discriminazione — apparentemente sfuggita di mano alla Federcalcio di Abete.
La fiducia in un pronunciamento favorevole spingerà il club a chiedere di discutere anche l’altro ricorso, quello per la chiusura dei distinti, che verrà presentato contestualmente. Ma la sensazione è che al massimo si potrà chiedere la sospensione in via cautelativa. Fenucci, dirigente in carico della questione curve chiuse, informerà poi Pallotta, che riceverà a New York il dg Baldissoni e il ceo Zanzi per discutere di bilancio, sponsorizzazioni — compresa l’imminente campagna Nike — e tournée estiva. Dal giudice sportivo, invece, non dovrebbero arrivare nuove sanzioni per i cori dei romanisti al Dall’Ara: sembra che gli ispettori federali non abbiano refertato l’episodio.
Mentre il club lascia che sia la grancassa della piazza, furiosa per il presunto aiutino alla Juve, a manifestare il rammarico romanista, Garcia torna al lavoro con la squadra. Con l’idea di non concedere ai giocatori l’alibi di “fischi” favorevoli a Conte&c. In campo si rivedrà anche Totti: anche ieri il capitano ha rinunciato al giorno di riposo per lavorare. Oggi riprenderà a correre, l’obiettivo è forzare per esserci con l’Inter. Una speranza — a differenza di quelle di Florenzi e Maicon, ancora out — non ancora abbandonata.