Nonno Reja sguaina l'ombrello

03/02/2014 alle 10:03.
reja

LEGGO (F. MACCHERONI) - Dice Reja: «Spero che quelli della Roma fatichino parecchio contro il e anche se si infortunasse qualcuno non sarebbe male». Reja è un allenatore di calcio. Non un fenomeno, ma bravo a salvare squadre allo sbando (come la Lazio). Quei capelli sale e pepe accompagnano serenamente l’idea dell’amato nonno al quale i nipotini saltano al collo. Nessuno, entrando allo stadio, gli chiede di posare l’ombrello o di spezzarne la punta. Al limite un poliziotto o uno stewart, possono offrirgli il loro di ombrello. Per rispetto. È al di sopra di ogni sospetto. E anche quando dice che alla Lazio non vuol andare più nessuno, parla da vecchio saggio. Domenica prossima c’è il derby e lui, da vecchio saggio, mercoledì assisterà a . E qui s’accende il lampo: spera nell’infortunio di un «nemico». Pur di scampare al derby, sguaina l’ombrello. C’è da ridere o da piangere? Come con De Marco: vedeva il pantano e pretendeva che si giocasse. Con lui 5 collaboratori idrorepellenti. Sarà difficile recuperare Roma- Parma. Per ora sembra un granello di sabbia, ma potrebbe diventare un macigno sulla strada romanista.