CORSERA (L. VALDISERRI) - Si è tenuto la risposta alla voglia di infortuni (romanisti) di Reja per una settimana. Alla viglia di Roma-Napoli aveva passato la mano: «Ci sarà tempo per parlarne». Il tempo è arrivato, ieri, alla viglia del derby.
Rudi Garcia voleva dire fortemente quello che ha detto. Ha sfruttato una domanda sul risultato («A Reja va bene anche il pareggio e a lei?») per dare una risposta su un altro argomento. Quello che gli stava a cuore: «Ma questo allenatore è lo stesso che ha detto di vedere volentieri un infortunio di un romanista, vero? Non dobbiamo dimenticare che non siamo solo allenatori, ma anche educatori. Se un tecnico dice questa cosa pubblicamente, cosa può dire nello spogliatoio prima di una partita? Che bisogna rompere una gamba, ammazzare qualcuno? Io chiedo due cose: all’arbitro Orsato di stare molto attento a tutti i contrasti, perché non voglio vedere un mio giocatore infortunato, e alle due tifoserie di sostenere la propria squadra e niente di più». Prima dell’andata, Garcia coniò una delle sue famosi frasi: un derby non si gioca, si vince. Capiva che la piazza giallorossa era ancora sotto shock per la finale di Coppa Italia, persa il 26 maggio e volle dare una scossa.
Adesso, passato un girone intero in cui la Roma ha perduto una volta sola, resta della sua pragmatica idea, ma è probabilmente convinto che la Roma vincerà se il derby resterà una partita «normale» e che rischierà se diventerà un’ordalia: «Conta solo vincere. Se lo faremo giocando bene, meglio. Se vinciamo e basta, fa lo stesso. Firmare ora per la vittoria in Coppa Italia e il secondo posto in campionato? Per fortuna non esiste questo contratto. Io scelgo di vincere il derby e avere tre punti in più campionato. «Roma favorita? Questo è il gioco della gente e giornalisti. A che serve dire che siamo più forti della Lazio? Basta leggere la classifica, che dice tutto: la Juventus è prima e la Roma è seconda. La classifica riflette sempre il campionato. Poi, non c’è dubbio, contro la Lazio sarà una partita difficile, ma ho fiducia nella mia squadra e nella sua capacità di affrontare avversari sempre diversi. Quello che conta è qualificarci a fine stagione per la Champions e abbiamo bisogno di più punti possibile». Il derby è incastonato tra le due semifinali di Coppa Italia, ma difficilmente oggi ci sarà turnover. Il doppio dubbio è Pjanic con Florenzi o Nainggolan con Ljajic?