IL MESSAGGERO (S. CARINA) - «Per noi sarebbe più comodo il 2 aprile in modo che la squadra, che poi gioca la domenica con la Lazio, possa restare a Roma». E’ l’augurio che ieri si è fatto Ghirardi, presidente del Parma, in merito al recupero della gara contro la Roma, interrotta domenica dall’arbitro De Marco dopo otto minuti e sette secondi. Un auspicio, quello del presidente gialloblù, che rimane tale e che potrebbe slittare al massimo di una settimana (9 aprile). Tutto dipende dal cammino della Lazio in Europa League. Il 20 febbraio la squadra di Reja gioca in casa contro il Ludogorets. Qualora dovesse superare il turno il 13 marzo sarà di nuovo di scena all’Olimpico contro la vincente di Dinamo Kiev–Valencia. Riuscisse a superare anche questo ostacolo, si qualificherebbe per i quarti di finale e a quel punto, a seconda del sorteggio di Nyon, potrebbe giocare in casa il 3 aprile o il 10. Roma-Parma, dunque, si disputerà nella data in cui l’Olimpico sarà libero: il 2 o il 9 aprile. Oggi l’ufficialità della decisione da parte della Lega. Intanto a Trigoria comunicano che «i biglietti già emessi – accrediti compresi – saranno comunque validi anche in occasione della gara di recupero. Sarà, tuttavia, possibile ottenere il rimborso dei tagliandi recandosi nei medesimi punti vendita nei quali sono stati acquistati, con modalità da comunicare».
NO AL 12 MARZO
Per qualche ora era stata contemplata anche l’ipotesi del 12 marzo. E’ chiaro che anche in quel caso bisognava attendere l’epilogo dei sedicesimi di finale di Europa League tra Lazio e Ludogorets. Se i biancocelesti fossero stati eliminati, la Lega di A (che ieri si è riunita in assemblea e ha approvato all'unanimità dei presenti le linee guida per la vendita dei diritti televisivi: ora sarà avviato l'iter previsto dalle norme sulla vendita dei diritti televisivi per le stagioni dal 2015 al 2018) avrebbe potuto optare (insieme a Roma e Parma) per quella data.
Nell’incontro andato in scena ieri a via Rossellini, però, il club giallorosso (rappresentato da il ceo Italo Zanzi, l’ad Cluasio Fenucci, il dg Mauro Baldissoni e il manager Guido Fienga) e quello emiliano hanno preferito avere sin da ora una ‘semicertezza’: ossia giocare il 2 o il 9 (data che potrà variare al massimo di una settimana) e non dipendere così dalla qualificazione o meno di Klose e compagni. Bocciata sul nascere, invece, il 20 marzo, visto che lunedì 17 c'è Roma-Udinese all'Olimpico, posticipata al lunedì per Italia-Inghilterra del Sei Nazioni di rugby (15 marzo) con la squadra di Garcia che rigioca in anticipo col Chievo a Verona il 22 (nel caso sarebbe slittata a domenica). Troppi impegni ravvicinati: di fronte a questa ipotesi la Roma non se l’è sentita di rispondere in maniera affermativa e quindi ha detto no.
ARRIVA CHEN
Intanto Chen Feng, patron del gruppo cinese Hna, dovrebbe arrivare a Roma nei prossimi giorni, prima del derby.