GASPORT (A. PUGLIESE) - Di solito certi messaggi li mandano i capitani, quelli che guidano un gruppo, che con la loro personalità sono capaci di dare quelle scosse telluriche importanti per l’assestamento di un gruppo. Ecco perché sa bato Benatia si è sentito nel diritto dovere a fine gara di dire certe frasi («Dobbiamo essere più cattivi, ci sono state piccole imperfezioni di cui dobbiamo parlare nello spogliatoio»), perché lui è il «nuovo» capita no della Roma, quello che Gar cia ha promosso sul campo, in caso di assenza dei due totem istituzionali, Totti e De Rossi.
Chiarimento È stato un po’ co me dire, «Roma, seguimi», per ché quando serve i leader si fan no sentire e lo fanno senza mezze misure. Probabilmente lo fa rà anche domani mattina, proprio tra le mura dello spo gliatoio giallorosso, quando la Roma tornerà ad allenarsi e quando ci sarà la possibilità di tornarci su. Anche se ieri, intan to, Benatia (ieri a Udine per ve dere la gara con l’Atalanta e passare qualche ora con gli ami ci, tra cui Heurtaux) ha già co minciato a farlo, chiarendo via Twitter l’episodio finale secon do il quale, a fine partita, avrebbe litigato con Nainggolan. «È assurdo e vergognoso che la gente pensi che io abbia discus so con Radja. È totalmente falso e anzi gli faccio gli auguri per il suo primo gol con la maglia del la Roma. Un gol che ci ha per messo di vincere una partita im portante anche se non siamo stati perfetti». Il motivo del presunto litigio? Uno scambio forte di opinioni, di quelli che ce ne sono a migliaia tra compagni e giunto a fine partita, quando la Roma ha rischiato di prendere il gol del pari. «A volte la gente si inventa certe cose», la replica di Radja, sempre a colpi di tweet, dove ha ricevuto i complimenti di Pinilla («Grande fratellino»), Moscardelli (con cui ha scambiato la maglia) e Florenzi («Din, don, dan ce pensa Nainggolan», riprendendo uno sten dardo giallorosso). Tra l’altro, l’attaccante è alle prese con la distorsione alla caviglia destra rimediata al Dall’Ara e bisogne rà valutare in queste ore l’entità dell’infortunio.
Sacrificio Il messaggio domani sarà più ampio ed è quello che ha già toccato anche Garcia a fine partita. «Ci stiamo giocando qualcosa di meraviglioso, i gio catori devono pensare più alla squadra e meno a se stessi e di fendere dalla prima linea», ha detto il tecnico a Bologna. Probabilmente ci tornerà su anche Mehdi, che vuole sottolineare soprattutto una cosa: siamo tut ti sulla stessa barca, bisogna sa crificarsi fino alla fine, difende re su ogni pallone, fare anche quella corsa che può sembrare inutile perché da quella corsa magari può nascere un pericolo importante. Come è successo a Bologna, quando da una legge rezza di Bastos è nata (a 20’ se condi dalla fine) l’occasione d’oro per Christodoulopoulos.
Difesa super E comunque quell’errore del greco ha per messo alla Roma di mantenere la porta inviolata per la 16a volta in 24 gare, un record in Europa (se si considerano i 5 top campionati), visto che il Bayern di Guardiola è fermo a 14, il Barcellona a 13, Chelsea, Juventus, Psg e Monaco a 12. Se il richiamo di Benatia arriverà forte e chiaro, è un record destinato a restare tale