IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Rudi Garcia non è soddisfatto e non fa nulla per mascherarlo, anche se il sorriso sulle sue labbra, a tratti, non manca. Non gli va giù che la Roma, andata due volte in vantaggio
IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Rudi Garcia non è soddisfatto e non fa nulla per mascherarlo, anche se il sorriso sulle sue labbra, a tratti, non manca. Non gli va giù che la Roma, andata due volte in vantaggio, non sia riuscita a portare a casa i tre punti, fallendo così loccasione per mandare un messaggio ad altissima voce alla Juventus. Un pareggio, cioè due punti lasciati a San Siro, sostanzialmente per due motivi: una sciagurata fase difensiva e i troppi errori in fase di conclusione, spiega il tecnico francese. Strano, perché la Roma, che ieri sera per la prima volta ha beccato due reti, aveva dato sempre segnali di una certa consistenza sotto quei due aspetti. «Quando si hanno tante occasioni di solito si vince, ma un punto a Milano non è da buttare», attacca Rudi. «Siamo un pò delusi: dopo esser stati due volte in vantaggio dovevamo essere più forti in difesa invece abbiamo commesso errori. Anche in fase di finalizzazione, cioè l'ultimo passaggio. Già nel primo tempo potevamo farlo meglio. Ma abbiamo giocato per vincere anche qui a Milano: è così che voglio vedere sempre la mia squadra. Di solito siamo più efficaci in difesa, stavolta siamo stati deboli. Perché? Loro hanno giocatori forti. Può essere stato un difetto occasionale».
IL FUTURO - E ancora. «Nel secondo tempo il Milan ha avuto un momento forte e il nostro pressing alto non ha funzionato. Ma, nonostante questo, penso che era possibile fare meglio. Comunque siamo ancora imbattuti, questo è un buon punto fuori casa: il Milan è lunica squadra italiana che ha passato il turno di Champions. Adesso, però, non possiamo non battere il Catania. Io penso che la Roma possa ancora andare avanti (puntare in alto, ndi) ma non guardo la classifica, né davanti né dietro. A me interessa soltanto battere domenica prossima il Catania, poi ci sarà la sosta e alla ripresa cominceremo a pensare alla trasferta. In casa della Juve? Ah, grazie per la notizia...», scherza con gli opinionisti tv. E Totti in panchina? «Non ha ancora i novanta minuti nelle gambe, non li ha neppure Destro. Avevo scelto di dividere la partita tra di loro. Comunque è una bella notizia che il capitano sia tornato: con lui siamo ancora più forti».
PREGI E DIFETTI - Fanno notare a Garcia che la Roma è, con il Bayern Monaco, lunica squadra imbattuta nei maggiori campionati dEuropa. «La cosa che più mi fa piacere è che la Roma può avere un possesso palla importante su tutti i campi. Questo, del resto, è il nostro gioco. Mi piace vedere che la mia squadra sa tenere palla e che sa anche ripartire: il Milan ci ha aspettato e questo vuol dire che tutti gli avversari sono preoccupati del nostro possesso palla, che ci rispettano. Il nostro momento fisico? Sono cinque mesi che giochiamo e non abbiamo mai perso. Se siamo riusciti a far questo, non possiamo non stare bene sul piano fisico. Abbiamo giocato bene per settanta minuti poi sul due a uno siamo arretrati e abbiamo lasciato spazi al Milan. Gervinho? Può ancora migliorare davanti alla porta, è un giocatore molto pericoloso per la squadra avversaria ma può segnare di più, si può migliorare sempre. Sarà importante chiudere lanno con più di 40 punti». Sembra un messaggio alla squadra.