CORSPORT (M .EVANGELISTI) - Sanno entrambi che cosa li aspetta. Una squadra che ha subìto soltanto un gol in otto partite da una parte, un uomo che a quella stessa squadra ne ha segnati ben 14, e non sono pochi, dallaltra. Antonio Di Natale detto Totò è uno che non fa ridere, non i difensori. Soprattutto quelli della Roma. Mehdi Benatia
Di Natale avrebbe potuto essere in qualche modo un ex di questa partita. La Roma lo ha inseguito per diversi anni. Ha avanzato proposte, ha offerto contratti. Totò ha sempre rifiutato. A Udine gioca dal 2004, ha disputato 304 partite, ha segnato 161 reti diventando il locale numero uno storico della specialità e a 36 anni va avanti momento dopo momento, come Totti, incollato ciascuno alla sua città, Francesco quella che si è trovato e che ha amato, Totò quella che ha scelto.
DERBY - Benatia invece è un concreto ex a tutti gli effetti, peraltro al suo primo impatto con la squadra attraverso la quale è entrato nellagenda dei maggiori club europei. Anche il Psg, bello di fama e di soldoni, ha pensato di attirarlo quando laffare tra Roma e Udinese era diventato la novella dello stento, qualcosa che va avanti a lungo senza mai trovare un approdo [...]. Su Di Natale racconta: « Quando ci allenavamo insieme mi pregava di andarci piano. Adesso è il mio nemico numero uno e lho avvisato di non aspettarsi favori. Non so se il pubblico mi fischierà, ma sarò sincero: mi andrebbe bene anche vincere per 1-0 con un gol allultimo minuto ». Come piacerebbe a chiunque si trovi coinvolto in un derby, anche in un derby del tutto personale.