CORSPORT (M. EVANGELISTI) - Se di qualcosa Rudi Garcia è stato accusato alla fine dei suoi anni gloriosi a Lilla, quel peccato si chiama conservatorismo. Raccontano avesse scelto, con criteri del tutto personali, un gruppo ristretto
SEMPRE PRONTI - Ora, è vero che Garcia ha utilizzato anche a Roma un numero di calciatori relativamente basso rispetto a quanto fatto da altri allenatori. Ma che si sia fissato su una sola formazione non si può dire. La sua strategia così come raccolta dalla sua viva voce: «Il campionato è lungo, non è uno sprint bensì una una maratona. Io non credo che il tipo di preparazione fisica che si segue possa essere decisivo. Quel che conta è avere sempre giocatori in buona condizione pronti a scendere in campo» . Sarebbe a dire che i giocatori più in forma partono titolari e gli altri devono aspettare. Chi sta fuori avrà le sue chance col proseguire della stagione, se se ne dimostrerà degno. (...)
OBBLIGHI E OPPORTUNITA - Le piccole rivoluzioni di Garcia discendono spesso da emergenze sanitarie, ma talvolta e con maggior cautela si tratta anche di scelte, spesso dettate dalla necessità di non spremere come limoni alcuni giocatori. Senza Strootman nella prima partita a Livorno, il tecnico ha inserito Bradley a centrocampo e ha cominciato con Borriello al centro dellattacco tra Florenzi e Totti. Con il Verona ha recuperato lolandese ed è passato al tridente Florenzi-Totti-Gervinho. A Parma ha sostituito livoriano con Ljajic. Nel derby ecco di nuovo Florenzi-Totti-Gervinho, a essere pignoli con il primo piazzato inizialmente a sinistra per proteggere meglio la fascia di Balzaretti. A Genova contro la Sampdoria, seconda partita di un ciclo ravvicinato di tre, il francese ha messo in atto un abbozzo di alternanza rinunciando in prima istanza a Totti e varando loriginale attacco Marquinho-Borriello-Gervinho. Con il Bologna abbiamo ritrovato quella che ormai sembra la normalità con Florenzi, Totti e Gervinho. (...)