CORSPORT (R. BOCCARDELLI) - Se la fisiognomica ha un senso, si potrebbe dire che Garcia sia un predestinato. (...). Un po Liedholm nellesaltare gli avversari e nel confondere le idee coi suoi paradossi, un po Mourinho, per la feroce certezza che instilla nei suoi giocatori. (...)
Garcia, cè Benitez.
«E un grande allenatore, un esempio perchè ha vinto tanto. E un piacere poter parlare con lui, magari poco prima e un po di più dopo la partita».
Quanto vale Roma-Napoli?
«Una grande partita, ma siamo solo allottava giornata e i punti in palio non sono più di tre. Non dimentico che il Napoli è costruito per vincere lo scudetto e giocare la Champions. Vuol dire che hanno due squadre. Il Napoli è favorito ma cè un bella parola francese: exploit. Cercheremo di farlo. E se vinciamo sarà ancora più bello».
Un pareggio?
«No, noi giochiamo sempre per vincere. Poi dipenderà da come si mette la partita. Se non cè lopportunità di vincere vedremo».
Strootman recuperato? Chi al posto di Balzaretti? Dodò o Torosidis?
«Sceglierò domani, però posso avere alternative. Ci sono anche Marquinho e Romagnoli. Fino ad oggi chi è subentrato ha fatto sempre bene. Sarà importante mantenere il livello della squadra, non chi gioca. Piccolo problema per Strootman al tallone. Anche Gervinho non è al meglio. Ljajic ad esempio sta benissimo e può fare la differenza. Comunque preferisco avere difficoltà di scelta piuttosto che non avere scelta. I troppi complimenti? Spero siano di attualità anche a fine partita»
Sembra che i tecnici stranieri, lei e Benitez, sappiano far meglio degli italiani.
«Non lo so. Qui ci sono tanti tecnici di grande livello. Forse è casuale che io e Rafa siamo in testa. Non è una sfida Garcia-Benitez».
Saramantico? Nessuno ha perso lo scudetto dopo 8 vittorie di fila.
«Non ci penso. Guardo il campionato spagnolo. LAtletico Madrid ha vinto 8 partite su 8 ma non è il favorito. Qui le favorite sono Juve e Napoli. Lobiettivo è arrivare a disputarsi lo sprint con le maggiori contendenti».
Dalle nazionali giocatori stanchi ma felici.
«E un carico di entusiasmo in più. Pjanic e Florenzi hanno raggiunto traguardi fantastici, saranno ancora più motivati».
Ha pensato come gestire per la prima volta un eventuale risultato negativo?
«Partiamo da zero a zero e io penso positivo».
Che giocatore è Dodò?
«Ha avuto un infortunio grave un anno fa. Ora però si può allenare normalmente. Lo vedo cambiare anche a livello fisico, migliora tatticamente. Talento indiscutibile, un terzino moderno».
Si gioca con testa, con cuore?
«Con tutto, con la voglia soprattutto. Lallenamento di oggi mi è piaciuto. Ho detto ai ragazzi che dobbiamo giocare come se fosse Inter-Roma. Siamo pronti»
Atteggiamento tattico e ripartenze.
«Abbiamo mostrato allInter che possiamo fare cose diverse. Vogliamo tenere molto il pallone, ma se cè bisogno possiamo andare velocemente davanti. E importante anche essere forti in difesa. E soprattutto cè sempre lattimo in cui cè la possibilità di vincere. E questo momento bisogna sfruttarlo. Testa, ritmo, entusiasmo. E saper cogliere lattimo».
Alla fine si gioca stasera, cioè venerdì.
«La soluzione migliore. Non dimentico che loro martedì devono giocare contro il Marsiglia in Champions».
Higuain, il più temuto?
«No, temo tutta la squadra. Sono tutti forti, hanno la rosa adatta per giocare ogni tre giorni. Rafa può cambiare molti giocatori senza abbassare il livello».
Roma, macchina perfetta.
«La squadra perfetta non esiste. Per adesso è una macchina che va veloce e non dobbiamo dimenticare di mettere benzina. Abbiamo trovato tutti i semafori verdi».