IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Il record è eguagliato, con l1 a 0 sofferto e risicato del Friuli. La Roma conta fino a nove: sono le vittorie di fila dallinizio del campionato, come la Juve campione di Capello, tecnico giallorosso del terzo scudetto, nella stagione 2005-2006. Quel primato, però, fu spazzato via da Calciopoli.
CARATTERE DA BIG
La Juve e il Napoli rimangono a 5 punti, lInter e la Fiorentina a 9: la Roma difende con autorità il suo primato, lasciando i distacchi come erano prima di questo viaggio, e tira fuori tutta la sua personalità, da grande squadra, nella ripresa, quando si ritrova in dieci. Non sbanda sul terreno pesante del Friuli e se ha qualche difficoltà nel primo tempo il merito è di Guidolin che cambia lUdinese proprio per larrivo della capolista: difesa a quattro più Muriel e Pereyra (dopo venti minuti Lazzari) alle spalle di Di Natale. Il 4-3-2-1 infastidisce i giallorossi. De Rossi è spesso inferiorità numerica contro le due mezze punte e i due centrali Benatia e Castan, con il secondo davvero efficace, rischiano di essere presi in velocità. Muriel centra subito il palo interno, Di Natale tira fiacco e centrale da distanza ravvicinata, Gabriel Silva supera De Sanctis con un pallonetto ma Castan, in rovesciata davanti alla porta, salva con un gesto tecnico da applausi. La Roma è lunga con Borriello prima punta. Abituata ad appoggiarsi su Totti e finto centravanti e a scappare allimprovviso con Gervinho, sembra più scontata. Errori mai visti in fase di impostazione. Sbagliano tutti, da De Sanctis a De Rossi, da Strootman a Pjanic. Troppi regali che permettono veloci ripartenze allUdinese, nonostante il 4-1-4-1 in fase di non possesso palla. Davanti i giallorossi si vedono poco. Lunica parata di Kelava, nei primi quarantacinque minuti, è su colpo di testa di Borriello. Bergonzi comincia ad assegnare i primi cartellini gialli a casaccio. Dovrebbe cacciare Muriel, perdonato come Florenzi più tardi.
La Roma, ad inizio ripresa, è subito più ordinata. Cè maggiore precisione nei passaggi. LUdinese cala e Garcia fa i primi interventi. Saranno tutti decisivi.
I CAMBI GIUSTI
Esce Florenzi, discontinuo e stanco, per Marquinho. Maicon prende la seconda ammonizione e al ventunesimo lascia i compagni in dieci. Tocca a Torosidis, fuori Pjanic: i giallorossi si sistemano con il 4-4-1. De Rossi e Strootman in mezzo, Marquinho e Ljajic sui lati. I giallorossi si aiutano tra loro. Lumiltà prima della tecnica: è il segreto di questo nono successo. Entra Bradley per Borriello, lamericano è lesterno a sinistra e Ljajic va a fare il finto nueve. De Rossi e Strootman spingono la Roma da dietro. Lolandese porta la palla fino al limite dellarea avversaria e lacchitta per il piattone di Bradley: 1 a 0 al trentasettesimo. Guidolin ci prova con Basta, con Danilo centravanti e inserendo Maicosuel e la torre Ranegie. Rissa in area giallorossa e a fine gara. Spinte e urla. Ma la Roma resta lassù. Da sola. Anzi con quattromila tifosi, forse più, qui ubriachi di gioia.