Dalle stalle alle stelle sotto il segno di Rudi

09/10/2013 alle 09:27.

IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Federico Balzaretti, tornato in Nazionale dopo circa un anno, è l’emblema della bontà del lavoro di Rudi Garcia. Perché se la Roma non andasse così bene, Balzaretti oggi sarebbe a Trigoria e non a Coverciano.



L’ALTRO - Nella lista dei rigenerati dalla cura francese c’è anche il nome di , che aveva terminato la passata stagione da oggetto sempre più misterioso (e in panchina nella finale di Coppa Italia contro la Lazio) mentre adesso è una pedina fondamentale dello scacchiere di Rudi. È evidente che alla base della rinascita di (e di Balzaretti e ) c’è anche una notevole componente psicologica: la fiducia che Rudi gli ha dato (dopo essersi opposto fermamente al suo trasferimento), abbinata ad una condizione atletica ottimale, ha contribuito a rimettere in moto un meccanismo che si era inceppato. Un po’ quanto accaduto a , passato dalle stalle alle stelle a colpi di partite impeccabili. Lui, a differenza di Balzaretti, la nazionale non l’aveva mai persa, ma per un anno non si è fatto altro che dire che DDR giocava bene solo in maglia azzurra. In realtà, Daniele non giocava bene con la Roma per un insieme di situazioni, tattiche e psicologiche, di cui lui non era l’unico responsabile. Sembrano storie di mille anni fa, ma in realtà appartengono ancora alla cronaca.