IL MESSAGGERO (U. TRANI) - «Garcia, in tre mesi, ha fatto rinascere una città e una squadra: è il merito più grande che riconosciamo al nostro allenatore». Il ringraziamento al francese, in pubblico da Coverciano, è di Federico Balzaretti. A titolo personale, della Roma e della tifoseria giallorossa che si sta esaltando per il primato in classifica
LE FAVORITE SONO DUE - «E ancora presto per sapere se possiamo puntare davvero allo scudetto». Balzaretti non si vuole nascondere. Nè dà limpressione di essere scaramantico. «La Juve e il Napoli rimangono più attrezzate per la vittoria finale. I bianconeri li conosciamo, la squadra di Benitez è invece più abituata a lottare per il vertice. Negli ultimi anni ha fatto esperienza in Champions e ha lottato per il titolo. Noi dobbiamo vedere come ci comporteremo quando avremo qualche difficoltà: perché non possiamo certo vincerle tutte. E la condizione fisica non può essere sempre al top per trentotto partite. Comunque la Roma ha fame e non si siede: di questo ne sono sicuro». Aggiunge: «Non è una questione di organico, però. I miei compagni non li cambierei con nessuno. Siamo competitivi. I nuovi acquisti stanno facendo benissimo. Gervinho è la sorpresa di tutti. La mia è Benatia: sapevo che fosse bravo, ma non così. Aveva sempre giocato nella difesa a tre. E non dimentichiamo De Sanctis, Maicon, Strootman e Ljajic. Complimenti a Sabatini che ha chiuso il mercato in attivo di trenta milioni prendendo rinforzi eccellenti. Se lanno scorso ha ricevuto tante critiche, ora va elogiato».
UOMO DERBY - «Quel giorno siamo usciti tutti dal tunnel». A metà del percorso della capolista, quarto turno del campionato, il derby. Risultato sbloccato da Balzaretti che, da quella domenica, si è sbloccato. Non solo lui. Tutta la Roma. «Avevamo sofferto tanto. La finale di Coppa Italia è stata la più grande delusione della mia carriera. Unautentica mazzata. Più dei tre punti, cera la partita speciale che aveva lasciato strascichi e anche di più. È contato lo spirito di tutti noi che avevamo voglia di riscattarci dopo una stagione travagliata. E stata una liberazione».
VOGLIA DI CAPITANO - «Ma Totti, per il valore umano e il giocatore che è, come può non essere accettato da questo gruppo?». Balzaretti non fa il ct, ma semplicemente il compagno. «A trentasette anni è un esempio per come lavora ogni giorno. Poi la scelta spetterà a Prandelli». Federico scherza con Osvaldo in campo. «Sapete che non è andato via per motivi tecnici. Noi gli vogliamo bene, nello spogliatoio ci manca».
NIENTE NAPOLI - «Ho fatto una fesseria e mi perdo una sfida pazzesca» ammette Balzaretti. «Potevo evitare quella scivolata sul tre a zero. Ma è anche la ritrovata convinzione. De Rossi è stato ammonto la domenica prima con il Bologna sul cinque a zero. Ci comportiamo come se fossimo sempre sullo zero a zero. Tante con noi in Italia giocano un bel calcio e la nazionale si è qualificata con il record dei due turni danticipo». Garcia, comunque, lo ha proprio convinto. «Ci ha coinvolti con la semplicità e la coerenza. Ci chiede possesso palla, accelerazioni negli ultimi venti-trenta metri e attenzione in fase difensiva. E cresceremo ancora».