Vai Strootman: «Roma, sei bellissima. E Totti è il nostro boss»

04/09/2013 alle 10:08.

GASPORT (A. PUGLIESE) - Da oggi sarà a Tallin, in Estonia, dove venerdì la sua Olanda proverà ad ipotecare i Mondiale brasiliani con la settima vittoria in sette gare. Del resto, van Gaal è stato chiaro nei giorni scorsi, nell’Olanda ci sono tre gio

Trio delle meraviglie Fortunati ma anche bravi, se è vero che ad un quarto d’ora dalla fine il counter dei tiri totali segnava 213 per i giallorossi (con i tre del Verona fuori dallo specchio). Merito di una squadra che sembra aver trovato equilibrio, anche grazie a un centrocampo che sembra poter diventare stellare: («Il gol con il Verona? L’ho visto e registrato, spero di farne altri così», ha detto dal ritiro della Bosnia) ha qualità come pochi altri in Europa, sembra rigenerato nel fisico e nella testa e è quello che più degli altri dà sostanza al reparto. Attacca gli spazi in fase di possesso, difende le linee di passaggio e aggredisce i portatori di palla in fase difensiva. Il tutto con una condizione fisica che non può essere ancora delle migliori, dopo essere stato fermo per l’infortunio alla caviglia. «E infatti a livello di condizione fisica ero un po’ in difficoltà—ammette l’olandese — anche perché ho fatto soltanto due allenamenti col gruppo e prima di allora mi ero allenato da solo, e questa differenza in campo la noti. Ma è bello giocare con e al tuo fianco, mi mette in condizione di giocare tranquillo».

e derby Del resto, se a uno come domenica ha dedicato un applauso speciale, su Kevin è pronto a scommettere ad occhi chiusi. Il capitano ha capito che non è solo un giocatore di qualità, ma anche di carattere. Basta vedere come ruba i palloni e «morde» l’avversario, anche domenica, quando il gol di è nato dalla sua caparbietà nel recuperare un pallone che sembrava aver perso stupidamente. «Com’è giocare con ? Beh, lui aRoma è il boss, un grande. Gioca in modo un po’ diverso rispetto al passato, ma ha sempre una grande visione di gioco e allenarsi con lui è bellissimo— dice Kevin—Francesco non parla una parola di inglese, ma un po’ con il linguaggio dei segni, un po’ con il mio italiano riusciamo lo stesso a comunicare ». Ora, dopo Estonia e Andorra, per ci sarà la trasferta di Parma e il primo derby. Kevin sa che quella partita non si può sbagliare, per ricucire il rapporto con la tifoseria. «Ora sono entusiasti. Quando va bene è tutto fantastico, quando va male è drammatico. Sono contento che ora siano felici, dobbiamo fare in modo che rimanga tutto così». Per riuscirci, la Roma punta molto su di lui