Tuttofare Florenzi l’arma in più

19/09/2013 alle 10:49.

CORSPORT (R. BOCCARDELLI) - Che ci fa Florenzi tra Giuseppe Rossi, Palacio e Tevez? Scorrendo la classifica dei cannonieri, ancora bambina dopo solo tre giornate, ci si imbatte subito nel jolly giallorosso che sogna un giorno di essere etichettato con ruolo più preciso ma che forse ha proprio nella sua estrema duttilità

GOL FACILE - Alessandro ha riscoperto di avere il gol facile dopo aver sgobbato duramente per tre anni nella Primavera di Alberto : capitano e campione d’Italia. Mediano grinta, cuore, polmoni, ma anche piedi buoni al fianco di ragazzi che sulla carta avevano più talento di lui. Sulla carta. Un anno di Crotone (che giustamente adesso benedice) in serie B ed ecco Alessandro pronto per la Roma. Pronto a giocare ma anche a segnare. Perchè lui sapeva far gol già da prima. Fin da quando fu segnalato a Bruno Conti quando giocava ancora nel Tor tre Teste.  «Bruno, vieni a vedere, c’è un ragazzo all’ala destra che sembra... te» . Bruno andò, vide, capì e se lo portò via. era un’ala al peperoncino. (...)
 
UNO-DUE - Pronti via, c’è subito nel tabellino dei marcatori della prima partita (e prima vittoria) della Roma in campionato. Lancio di , palla a scorrere sul sinistro, diagonale di prima intenzione sul palo opposto: niente da fare per Bardi. Avrebbe potuto replicare già alla seconda giornata Alessandro, ma nei primi minuti di Roma-Verona ha messo clamorosamente fuori un perfetto assist di . Si sarebbe mangiato le mani. Ma guarda caso, propio nella stessa posizione, ha ricevuto a Parma il geniale pallone di . Stavolta niente tocchi a seguire: una sventola di collo esterno a scheggiare l’interno del primo palo di Mirante e quindi a gonfiare la rete. (...)
 
ECCO IL DERBY - Ha giocato una marea di derby nelle giovanili e il bilancio è sicuramente favorevole. Ma con la maglia della prima squadra non è ancora riuscito a vincere. C’era nella passata stagione nel derby d’andata, perso; c’era in quello di ritorno, pareggiato. Era in panchina ad imprecare il 26 maggio. Andreazzoli non lo schierò dall’inizio e non lo fece neanche entrare preferendogli Dodò nel finale. (...)