IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - «Ma cè linchiostro?», ha scherzato Francesco Totti prendendo in mano la penna per firmare, con James Pallotta a coccolarlo al suo fianco, il contratto che lo legherà a vita alla Roma. «Resterà qui f
«IO E LA LAZIO»
«Il rinnovo è sempre stato fuori discussione. Non avevamo dubbi sul fatto che avremmo avuto un contratto pronto all'inizio della stagione. Dal primo giorno ci siamo accorti che Francesco era un leader e continuerà ad esserlo», il virgolettato di Pallotta. Ancora Totti, poi. «I miei obiettivi per i prossimi due anni? Siamo partiti con il piede giusto, abbiamo trovato una quadratura di squadra e un allenatore competente che vuole far giocare bene la squadra e vuole soprattutto rispetto, quello che mancava negli ultimi tempi. Sarà una Roma competitiva». Domani sarà derby, intanto. «Una partita diversa dalle altre, come ho sempre detto. Si vive e si affronta diversamente ma fare un pronostico non è da me. Fortunatamente ci sono solo tre romani in squadra, gli altri lo soffrono come noi. E ci sono giocatori di esperienza come De Sanctis, Maicon e Strootman che sanno come affrontare queste partite, non sta a noi dirgli che è una partita differente. Noi siamo cresciuti qui, è normale che la sentiamo più degli altri. Ma alla fine vogliamo tutti la stessa cosa, cioè vincere», la chiosa di Totti.
«IO E LA NAZIONALE»
Altri due anni per provare a raggiunge Piola, suggeriscono a Totti. «Il mio obiettivo è fare bene e vincere con la Roma. Se lo dovessi riprendere, anche se so che è quasi impossibile, ben venga. Ma non è un mio obiettivo, ormai i miei obiettivi sono altri. La Nazionale? Vi dico la verità: non ci penso. Penso solo a fare bene con la Roma. Da qui a maggio bisognerà vedere come starò, fisicamente e mentalmente. E, l'ho ripetuto tante volte, la mia Nazionale è la Roma. È normale che, se dovesse succedere qualcosa all'improvviso, sono a disposizione. Non è un no? È un nì». Poi, una riflessione agro-dolce. «Andare a giocare in Australia è stata una scelta personale di Del Piero. Lui era la bandiera della Juve e non è stato trattato come la Roma ha fatto con me e mi dispiace molto. E mi dispiace che Moratti lasci lInter». Attraverso internet, Totti ha ampliato le proprie emozioni sul rinnovo. «È il mio sogno. Il mio sogno infinito e il sogno di tutti i bambini romani e romanisti: giocare con la Roma, esserne il Capitano, indossare solo questa maglia, continuare a farlo... semplicemente fantastico. E grazie ai tifosi, sono unici e mi rendono fiero di essere il loro Capitano. Perchè? Perchè tutti noi la Roma la amiamo alla stessa maniera, una maniera assoluta, senza se e senza ma, giorno e notte, completamente e sempre».
IL BILANCIO DI JIM
Parola al presidente, infine. «Se consideriamo gli ultimi mesi, direi che ci sono stati cambiamenti positivi. Anche durante la tournée americana si notava un rapporto particolare tra i giocatori, ununita d'intenti. Due momenti significativi di questa stagione: il gol di De Rossi a Livorno e l'esultanza, che sembrava che avessimo vinto la Champions League, è stata la dimostrazione della compattezza del gruppo. E poi nell'ultima partita, quando a risultato acquisito un nostro giocatore ha subito un duro fallo e tutta la squadra ha trasmesso questo un messaggio: se si fa qualcosa di scorretto a uno, lo si fa a tutta la squadra. Ci rendiamo conto che siamo in un processo in fieri ma stiamo procedendo spediti». E ieri sera Jim ha portato tutto il suo management a cena.