Roma-Napoli, i giallorossi: «Si giochi». La squadra di Benitez preferisce fare «melina»

26/09/2013 alle 13:16.

IL TEMPO (A. AUSTINI) - Una lunga, sgradita sosta nel bel mezzo del campionato. Questo è il rischio che corre la Roma qualora il Prefetto e la Lega di Serie A confermassero la decisione di rinviare la partita col Napoli in programma il 19 ottobre alle ore 18. Calendario alla mano, i giallorossi resterebbero infatti senza giocare una partita per 22 giorni di seguito

Oltre ai problemi connessi al lungo periodo di inattività, i dirigenti di Trigoria si preoccupano anche per la data dell'eventuale recupero della sfida con i partenopei. Non si può giocare il giorno prima per gli stessi problemi di ordine pubblico, neppure domenica 20 perché il è impegnato il martedì successivo in . Il primo «buco» in calendario si intravede il 18 dicembre, un mercoledì che cade in mezzo alle gare il contro Milan a San Siro e Catania in casa. In sostanza la Roma rischia di restare ferma per tre settimane e poi, a dicembre con le temperature rigide, di giocare tre partite da brividi in una settimana. Ecco perché la posizione del club giallorosso è molto chiara: la Roma vuole rispettare il calendario prestabilito e, fino a quando sarà possibile, premerà nelle sedi opportune per ospitare regolarmente il 19 ottobre all'Olimpico il . Peraltro giocando il sabato pomeriggio piuttosto che un mercoledì sera a dicembre, darebbe la possibilità a molti più tifosi di seguire una sfida di cartello dal vivo, con relativo incasso maggiorato che di questi tempi non fa mai male.

E il che dice? Aspetta. Con meno preoccupazione rispetto alla Roma. La pausa per loro sarebbe più breve, visto che il 22 ottobre c'è la trasferta di a Marsiglia. E giocare in Europa con qualche giorno in più di recupero da concedere ai vari nazionali di ritorno a Castel Volturno sarebbe semmai un vantaggio. Quindi, tutto sommato, il non ha una soluzione preferita, visto che disputare la sfida con la Roma in infrasettimanale a dicembre (il 15 c'è -Inter) creerebbe problemi anche a Benitez. Parola alle istituzioni, quindi, ma c'è da giurare che nelle segrete stanze se ne vedranno delle belle. La Roma vuole farsi sentire, senza alzare la voce all'esterno, ma con fermezza quando incontrerà chi di dovere. Perché un calendario c'è e sarebbe il caso di rispettarlo.