
CORSPORT (A. POLVEROSI) - E sono 5. Cinque vittorie a fila dallinizio del campionato, record e da ieri sera anche primo posto in testa da sola. La Roma ha vinto a Marassi la partita più difficile della sua fantastica cinquina. Lha vint
PANCHINE RICCHE - Il meglio era in panchina, sia in quella doriana che in quella romanista, dove hanno preso posto Palombo, Ljajic e Totti. Subito Rossi e Garcia hanno tolto alla partita una qualità di cui si è avvertito la mancanza. Nella Samp perché non c’era nessuno in grado di mettere la palla dove serviva, nella Roma perché la massiccia produzione di gioco non ha trovato sbocco avendo come terminali l’inconcludente e appesantito Borriello (da parte sua solo due sponde nel primo tempo) e l’imprecisissimo Marquinho, che si è pure arrabbiato quando è arrivata la sua sostituzione (forse se l’aspettava prima?). Va bene la rotazione, va bene far sentire tutti importanti, ma la rinuncia contemporanea a giocatori come Ljajic, Totti e anche Florenzi è stato un danno nel primo tempo della Roma.(...)
CONTENIMENTO DORIANO - Difficile da comprendere anche l’esclusione di Palombo: se l’idea era quella di contenere e far scattare il contropiede appena possibile, allora il regista (di difesa o di centrocampo, ma pur sempre regista) sarebbe stato quasi indispensabile. Temendo l’attacco sugli esterni, Rossi ha potenziato le due fasce schierando per la prima volta la Samp con la difesa a quattro e con Gavazzi e Wszolek quasi incollati a De Silvestri e Costa. La Roma giocava con ritmo e intensità, teneva palla e soprattutto riusciva a recuperarla in un attimo, col pressing robusto di De Rossi. Si muoveva tanto Gervinho, l’unico del tridente a interagire col resto della squadra, ma all’atto finale in quei 45' la Roma ha sbagliato molto(...)
IL CAPOLAVORO DI BENATIA - Già nel primo tempo ritmo e intensità erano a livelli notevoli, ma nella ripresa sono ancora aumentati, togliendo il respiro alla partita. Garcia ha protestato per qualcosa ed è stato cacciato da Calvarese qualche minuto prima dell’inserimento di Totti. Senza allenatore, ma finalmente col capitano in campo, la Roma ha piegato e vinto la partita col miglior giocatore della serata genovese, il franco-marocchino Medhi Benatia: era stato impeccabile in difesa e perfetto nei rilanci, ma nessuno poteva aspettarsi quella discesa alla Kakà (il vecchio Kakà). Benatia è schizzato in avanti con la palla incollata al piede, l’ha scambiata con Strootman, è entrato nel cuore della difesa doriana e quando era già a terra, per un intervento falloso, ha calciato di sinistro e ha messo la palla nell’angolino (...)